La nuova minaccia nucleare della Corea del Nord


Il presidente nordcoreano si sta preparando a mobilitare la propria forza di deterrenza nucleare da attivare all’occorrenza contro gli Stati Uniti.
L’Occidente è di nuovo bersaglio di minacce non proprio sottili, ma questa volta il presidente russo Vladimir Putin non c’entra. In quest’occasione, le minacce arrivano dalla Corea del Nord, in seguito a una non meglio identificata (ma reiterata) ferita all’immagine generata dagli Stati Uniti. E così, a «parole taglienti come lame», il presidente nordcoreano Kim Jong Un risponde tirando fuori l’arsenale nucleare.
Kim Jong Un ha dichiarato che la Corea del Nord si sta preparando a mobilitare «pienamente e rapidamente» la propria forza di deterrenza nucleare e per qualsiasi confronto militare con gli Stati Uniti. «Abbiamo armi capaci e completamente pronte per rispondere a tutte le crisi e siamo in grado di mobilitare pienamente e rapidamente con precisione le nostre stesse forze con una vocazione per la deterrenza nucleare del nostro Paese», ha sottolineato il presidente nordcoreano a Pyongyang nel corso del ‘Giorno della Vittoria, il 69° anniversario dell’armistizio o della tregua della guerra di Corea (1950-1953), come riportato dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.
Per quanto riguarda gli Usa, Kim ha dichiarato: «Confermo che la Corea è pienamente pronta a rispondere a tutti gli scontri militari con gli Stati Uniti”, aggiungendo che se gli Stati Uniti continuano a «ferire» l’immagine della Corea del Nord e «minacciano la sua sicurezza e i suoi interessi, dovrà rassegnarsi ad avere maggiori preoccupazioni e crisi».
Non contento delle minacce rivolte agli Stati Uniti, Kim Jong Un ha messo in guardia anche il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol per i suoi commenti su un «attacco preventivo» di fronte alle provocazioni balistiche della Corea del Nord. «Se (il Sud) farà un tentativo così pericoloso, ci sarà immediatamente una rappresaglia da parte di forze potenti e l’amministrazione Yoon e i suoi eserciti saranno annientati», ha avvertito. «Il governo sudcoreano e i criminali militari stanno cercando uno scontro contro di noi», ha aggiunto.