Dall’Afghanistan alla Russia: la nuova trovata di Putin


Sembra che il presidente russo stia cercando nuovi militari tra unità addestrate delle forze speciali dell’esercito afgano.
In queste ultime settimane in cui l’Ucraina ha dimostrato la propria forza riuscendo a riprendersi numerosi territori occupati dalla Russia e attuando una repressione che la stessa Mosca non si sarebbe mai aspettata, l’esercito di Vladimir Putin vacilla sempre più. Molti i militari uccisi sul campo di battaglia, quelli che restano in vita sono in buona parte stremati e demotivati e, ormai da tempo, la Russia cerca di rinfoltire le fila armate in ogni modo possibile. La mobilitazione parziale non è bastata e ora si attinge persino da chi ha combattuto altre battaglie negli ultimi anni, come quella in Afghanistan.
Stipendio e cittadinanza russa. La Russia starebbe reclutando così per combattere in Ucraina uomini delle forze speciali dell’esercito afghano (‘Ana Commando Corps’), unità addestrate dalle forze della coalizione, con cui per anni hanno lavorato fianco a fianco e in molti casi abbandonati a loro stessi dopo la caduta di Kabul e il ritorno dei Talebani al potere in Afghanistan nell’agosto dello scorso anno. Lo scrive Foreign Policy, che racconta di afghani che hanno riferito di essere stati contattati con offerte per unirsi alle forze russe che combattono in Ucraina dall’invasione dello scorso 24 febbraio. Foreign Policy cita varie fonti militari e di sicurezza afghane secondo cui la fanteria leggera addestrata dagli Usa potrebbe fare la differenza in Ucraina.
Dopo la caduta del governo di Ashraf Ghani, solo «poche centinaia» di alti ufficiali afghani sono stati trasferiti fuori dall’Afghanistan e migliaia di soldati sono fuggiti nei Paesi vicini, ricorda Foreign Policy evidenziando come gli Usa abbiano speso circa 90 miliardi di dollari per l’addestramento delle forze afghane. Molti rimasti in Afghanistan, lo stesso teatro del ritiro sovietico del 1989, vivono nascosti nel timore di essere catturati e uccisi. Niente lavoro e poche speranze, condizioni di vita disperate farebbero potenzialmente di loro facili obiettivi per i reclutatori.
E, secondo un ex ufficiale afghano coperto da anonimato, il loro arrivo tra le forze russe «sarebbe un game-changer» sul campo di battaglia in Ucraina. Un altro ex ufficiale afghano ritiene ci sia il gruppo Wagner dietro al reclutamento. «Radunano persone ovunque», ha detto.
Tra chi è stato nei commando c’è chi ha riferito di esser stato contattato via WhatsApp e Signal con offerte. Un 35enne – con un passato da capitano nelle forze speciali e padre di quattro figli, oggi costretto a nascondersi nell’Afghanistan dei Talebani – ha raccontato di aver aiutato diversi ex colleghi a mettersi in contatto con un ufficio di reclutamento a Teheran. Le ‘reclute’, secondo il racconto dell’uomo che ha affermato di non aver accettato l’offerta russa, verrebbero poi trasferite dall’Afghanistan al vicino Iran e poi in Russia. Poi, non se ne sa più nulla.
E Foreign Policy scrive di come i messaggi di ‘reclutamento’ visionati usino tutti la stessa formulazione, suggerendo un’operazione ‘centralizzata’. Secondo notizie della tv afghana riportate, il reclutamento offre anche la cittadinanza russa.