Pensioni: di quanto sono più ricche da novembre


Dal prossimo mese, le pensioni saranno più ricche a seconda di quanto ciascun pensionato percepisce mensilmente: ecco come cambiano.
Se per qualcuno riuscire a fare la spesa, con il vertiginoso aumento dei prezzi dell’ultimo periodo, è diventato difficile, lo è anche per i pensionati che vivono soli o in coppia. L’inflazione ha colpito tutti indiscriminatamente e, per chi ha una fascia di reddito o pensionistica bassa, arrivare a fine mese può risultare complesso e difficoltoso.
Con una recente circolare [1] l’Inps ha ricordato che, a partire dal 2 novembre, le pensioni saranno incrementate grazie al conguaglio all’inflazione dovuto per il 2022, pari allo 0,20 % del totale complessivo già percepito mensilmente.
Quello dell’adeguamento alla variazione dei prezzi della vita è un procedimento che per prassi avviene a gennaio, effettuando il conguaglio definitivo sulla base dell’inflazione dell’anno precedente. Visto, però, di quanto velocemente sono cresciuti i prezzi negli ultimi mesi, volendo sostenere il potere di acquisto anche dei pensionati, il Governo ha deciso di anticipare il conguaglio.
I beneficiari di questa anticipazione sono tutti coloro che godono di prestazioni memorizzate nel Casellario centrale delle pensioni, anche nel caso in cui siano erogate da enti differenti dell’Inps mentre, al contrario, non muteranno quelle prestazioni a carico delle assicurazioni facoltative e quelle a carattere assistenziale, che seguiranno altri criteri di rivalutazione. Sono escluse dall’anticipazione anche le pensioni di vecchiaia conseguite in regime di cumulo a formazione progressiva, nel caso in cui i requisiti richiesti da uno degli ordinamenti interessati dal cumulo dovessero prevedere requisiti anagrafici superiori a quelli dell’Ago, che l’interessato non dovesse aver ancora raggiunto.
Il conguaglio sarà rilasciato secondo un meccanismo a fasce:
- per i trattamenti pensionistici con importo complessivo superiore a 2.062,32 euro mensili l’adeguamento sarà integrale, ossia pari al differenziale dello 0,20% della pensione;
- per le pensioni superiori a 2.062,32 euro fino ad un massimo di 2.577,90 euro mensili l’adeguamento sarà dello 0,18%;
- per le pensioni eccedenti l’adeguamento sarà dello 0,15%.
Inoltre, per le pensioni con importo fino a 2.692 euro lordi mensili, dal mese di ottobre è in vigore un incremento eccezionale del 2% per raggiungere un beneficio massimo lordo mensile di 52,44 euro [2].
Infine, l’Inps specificato che, per quanto riguarda le pensioni erogate alle vittime di atti di terrorismo, l’adeguamento sarà pari all’1,90% senza perequazione a fasce.
note
[1] Circolare Inps n. 120/2022
[2] Circolare Inps n. 114/2022.