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Come si calcolano gli interessi legali?

7 Marzo 2023 | Autore:
Come si calcolano gli interessi legali?

Cos’è il tasso d’interesse legale e quali sono le regole che ne stabiliscono la misura

Sentiamo assai spesso parlare di saggio di interesse legale. Ma non è molto chiaro alla maggioranza di noi come si calcolano gli interessi legali. Tutti coloro i quali hanno affittato un appartamento hanno avuto a che fare con il deposito cauzionale. Si tratta di quella somma (pari di solito all’ammontare di due o tre mensilità del canone di locazione) che il conduttore, a garanzia di eventuali danni riportati dall’immobile al termine del contratto, versa al proprietario all’inizio del rapporto. Ebbene, su questa somma sono dovuti annualmente gli interessi legali che il proprietario dovrebbe pagare al conduttore. E’ questo sono uno dei possibili casi in cui si può avere a che fare con gli interessi legali. Si pone allora il problema di quale sia il tasso di interesse legale e di come procedere al calcolo dell’importo. Nell’articolo che segue verificheremo innanzitutto cosa sia l’interesse legale, analizzeremo le regole che ne stabiliscono il tasso, distingueremo il tasso di interesse legale dall’interesse convenzionale ed individueremo alcuni dei casi, i più frequenti, in cui si deve fare applicazione del tasso di interesse legale. La conoscenza delle norme è infatti l’unico rimedio al possibile insorgere di dubbi, discussioni e liti.

Cos’è l’interesse legale e come si calcola?

Occorre innanzitutto dire che il denaro è una merce come tutte le altre e che, essendo una merce, esso può essere scambiato, cioè venduto, ad un prezzo.

Il prezzo, o costo, del denaro è appunto l’interesse.

L’interesse sarà allora l’importo che dovrai restituire, in aggiunta al capitale, a chi ti ha prestato dei soldi.

A seconda della loro fonte, gli interessi si distinguono in:

  • interessi legali, che nascono cioè in base alla legge [1] che stabilisce il principio generale per cui ogni credito di somme liquide (cioè determinate nel loro ammontare) ed esigibili (cioè che possono essere subito pretese) produce interessi.

Ogni somma di denaro prestata ad un’altra persona, se non è stabilito un tasso diverso, produce interessi al tasso legale

  • interessi convenzionali, quando sono liberamente le parti a stabilire il tasso di interesse (se il tasso pattuito è superiore a quello legale, l’accordo deve essere stipulato per iscritto).

Mario presta a Luigi 1.000 euro accordandosi per iscritto che la restituzione dell’importo avverrà applicando al capitale il tasso di interesse, superiore a quello legale, del 4% annuo

Gli interessi legali hanno un tasso stabilito ogni anno con decreto del ministro del Tesoro (oggi ministro dell’Economia) che viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale non oltre il 15 dicembre dell’anno precedente a quello al quale il tasso si riferisce [2].

Il 13 dicembre 2021 apposito decreto ha stabilito all’1,25% il tasso degli interessi legali a decorrere dal 1° gennaio 2022

Il calcolo del tasso di interesse legale è assai semplice: basta ricorrere ad una delle tante applicazioni internet esistenti.

Si inserisce:

  • l’ammontare del capitale (cioè, ad esempio, l’importo della somma prestata);
  • la data a partire dalla quale deve iniziare il calcolo dell’importo degli interessi e la data fino alla quale effettuare il calcolo (ad esempio la data in cui la somma fu prestata e quella in cui dovrà essere restituita)

e l’applicazione poi provvede automaticamente al calcolo degli interessi legali.

Il tasso legale è stabilito ogni anno entro il 15 dicembre

Quando si applica l’interesse legale?

Il tasso di interesse legale si applica in ogni caso a meno che le parti non abbiano per iscritto stabilito di applicare un tasso superiore a quello legale (sempre però al di sotto del tasso di usura).

Esistono casi in cui la legge fa espresso riferimento al tasso legale d’interesse.

Vediamo quelli che più frequentemente possono interessarci:

  • coefficienti per determinare l’ammontare anche ai fini fiscali dell’usufrutto vitalizio e delle rendite o pensioni vitalizie;
  • importi del ravvedimento operoso in caso di ritardo nel pagamento di imposte e tasse;
  • importi da pagare sui debiti per tributi fiscali e locali in sede di riscossione (a seguito di notifica di cartelle esattoriali e altri atti esattoriali).

Gli interessi legali si applicano al ritardato pagamento delle tasse


note

[1] Art. 1282 cod. civ.

[2] Art. 1282 cod. civ.


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