I lavori più richiesti fino al 2026


Quali sono i settori che, secondo le stime degli addetti, daranno maggiori garanzie occupazionali nei prossimi anni.
Non saranno, sicuramente, delle «galline dalle uova d’oro» ma si propongono come i tre settori su cui un giovane deve investire già da quando si iscrive all’università per avere una certezza maggiore di trovare alla fine del percorso un posto di lavoro. Quali sono questi tre settori? Quali i lavori più richiesti fino al 2026, cioè fino a quando si può fare una previsione con un margine di errore molto ridotto?
Tenendo conto dell’evoluzione che hanno avuto i settori produttivi negli ultimi decenni, della società stessa e della svolta nell’impostazione di vita che si sta vivendo in tutto il mondo, i «tre magnifici» appaiono quasi scontati. Vediamo di che si tratta.
Indice
Il lavoro nel settore hi-tech e digitale
Secondo Unioncamere, la tecnologia resta sempre il settore che offre e che offrirà ancora maggiori opportunità di lavoro almeno fino al 2026. L’hi-tech e, in generale, il mondo digitale e delle telecomunicazioni porterà al rialzo servizi come la finanza e la consulenza (quest’ultima anche a supporto della gestione dei progetti sviluppati grazie al Pnrr).
Nello specifico, gli operatori del settore dell’Information technology segnalano come posizioni più richieste nei prossimi anni:
- il data analyst, cioè la figura che analizza e interpreta i dati allo scopo di estrarre informazioni utili per verificare le ipotesi di business;
- il data engineer, vale a dire chi si occupa di preparare i dati per usi analitici o operativi e garantisce la disponibilità dei dati, nonché la loro qualità e fruibilità, per metterli al servizio del business;
- il big data developer, che gestisce grandi quantità di dati per trarne indicazioni utili all’attività e al successo della società per cui lavora.
Posizioni ben remunerate: ad esempio, un data engineer con meno di cinque anni di esperienza può guadagnare fino a 45.000 euro lordi all’anno e fino a 65.000 se ha maturato tra cinque e dieci anni di lavoro.
Il lavoro nel settore sanitario e assistenziale
La popolazione invecchia e la pandemia ci ha insegnato che la forza lavoro nel comparto sanitario è sempre la benvenuta. Ecco, allora, che nei prossimi anni, almeno fino al 2026 secondo le stime di Unioncamere, un altro dei settori con i lavori più richiesti è quello sanitario e assistenziale. Medici, infermieri ma anche operatori che si occupano della cura della persona, senza dimenticare il settore farmacologico, soprattutto dal punto di vista della ricerca.
Più nello specifico, avranno più chance di trovare occupazione le figure che si occupano di fornire informazioni scientifiche e dati rilevanti che provengono dalla sperimentazione farmacologica, per cui la via universitaria della farmacia e della biologia può essere particolarmente vincente.
La maggior parte delle richieste, secondo gli addetti ai lavori, sono nelle aree dell’ematologia, dell’immunologia, della neuroscienza e dell’oncologia. Si può partire da uno stipendio annuo tra 45.000 e 60.000 euro.
Il lavoro nel settore dell’ambiente
Ed ecco la terza realtà di questo mondo che cambia e che dà nuove opportunità di lavoro a chi sa cogliere le nuove tendenze della società. Siamo sempre più «green», la tendenza è quella di avere una maggiore attenzione per l’ambiente. Per questo tra i lavori più richiesti nei prossimi anni ci sono anche quelli che hanno a che fare con i consumi energetici (li chiamano energy manager) per gestirli e ottimizzarli nell’ottica del risparmio e di una maggiore efficienza. Arrivato ad un certo livello di esperienza, l’energy manager può guadagnare tra i 60.000 e i 70.000 euro all’anno.
Quali sono le altre lauree più richieste?
Ci sono anche altri lavori che si prevedono tra i più richiesti per i prossimi anni. Ecco, allora, l’elenco dei principali settori che (in quest’ordine) offriranno, secondo le stime, maggiori opportunità di lavoro da qui al 2026:
- economico-statistico;
- giuridico e politico-sociale;
- ingegneria;
- insegnamento e formazione;
- architettura, urbanistico e territoriale;
- letterario, filosofico, storico e artistico;
- linguistico, traduttori e interpreti;
- scienze matematiche, fisiche e informatiche;
- psicologico;
- agroalimentare.