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Indagini senza avviso di garanzia

26 Marzo 2023 | Autore:
Indagini senza avviso di garanzia

Cosa sono le indagini preliminari? In cosa consiste l’informazione di garanzia e cosa c’è scritto al suo interno? Cos’è l’avviso di conclusione delle indagini?

Quando le forze dell’ordine vengono a conoscenza di un fatto che può costituire reato devono immediatamente attivarsi per svolgere tutte le indagini del caso. Le investigazioni servono a fare chiarezza sulla presunta condotta illecita e, quindi, a capire se c’è responsabilità penale. Con questo articolo ci occuperemo di una particolare questione, e cioè delle indagini senza avviso di garanzia.

Sin da subito va detto che le indagini preliminari costituiscono la prima fase del procedimento penale, quella che comincia con l’acquisizione della notizia di reato. All’interno di essa, le autorità devono compiere tutte le investigazioni necessarie a fare luce sul caso. Quest’attività può essere anche molto complessa e durare parecchio tempo, tant’è vero che, almeno per i reati più gravi, le indagini giungono a toccare anche i due anni.

Durante tutto questo tempo l’indagato potrebbe anche non venire mai a conoscenza del fatto di essere stato denunciato o, comunque, di essere finito sotto la lente della Procura della Repubblica. Ciò accade quando gli inquirenti non devono compiere alcun atto d’indagine per cui la legge prevede la necessaria assistenza dell’avvocato. È proprio in queste ipotesi, infatti, che si parla di indagini senza avviso di garanzia. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Cosa sono le indagini preliminari?

Come anticipato in premesso, le indagini preliminari costituiscono la fase iniziale del procedimento penale. Durante le indagini, la polizia giudiziaria, su disposizione del pubblico ministero a cui è affidato il caso, esegue le investigazioni necessarie per verificare la fondatezza della responsabilità penale dell’indagato.

Le indagini preliminari cominciano formalmente con l’iscrizione del nominativo dell’indagato all’interno del registro delle notizie di reato tenuto presso gli uffici della Procura.

Al termine delle indagini preliminari, il pubblico ministero ha due strade davanti a sé:

  • la richiesta di archiviazione, nell’ipotesi in cui ritenga che la notizia di reato sia infondata o, comunque, che l’accusa non sia sostenibile in giudizio;
  • la richiesta di rinvio a giudizio, nel caso contrario in cui ritenga provata la responsabilità penale dell’indagato.

Cos’è l’avviso di garanzia?

L’avviso di garanzia (o meglio, l’informazione di garanzia) è l’atto con cui si comunica ad una persona che è sottoposta a indagini preliminari. Prima di esso, a meno che non si sia dovuto procedere all’arresto oppure a qualche altra misura cautelare, l’indagato non ha alcuna formale conoscenza delle investigazioni in corso.

L’avviso di garanzia non è un atto sempre dovuto. Secondo la legge [1], l’informazione di garanzia va notificata all’indagato solo quando si deve compiere un atto al quale il difensore ha diritto di assistere.

In pratica, l’avviso di garanzia deve essere comunicato obbligatoriamente all’indagato quando la Procura intende procedere con uno dei seguenti mezzi di ricerca della prova: interrogatorio, ispezione, confronto, accertamento tecnico irripetibile, perquisizione, sequestro e prelievo coattivo di campioni biologici.

Si tratta di atti in cui è necessaria l’assistenza tecnica dell’avvocato. Pertanto, l’indagato riceverà l’avviso di garanzia e verrà invitato a nominare un difensore di fiducia; in mancanza, gliene verrà assegnato uno d’ufficio.

All’interno dell’informazione di garanzia l’indagato troverà scritti:

  • le norme di legge che si assumono violate;
  • la data e il luogo dove è stato commesso il reato;
  • l’invito a nominare un difensore di fiducia.

Unitamente all’avviso di garanzia, la Procura notifica all’indagato un documento contenente le principali informazioni sul diritto di difesa, come ad esempio: il nominativo del difensore d’ufficio designato dalla Procura, nel caso in cui non si sia già provveduto alla nomina di uno di fiducia; l’indicazione dei requisiti per poter accedere al patrocinio a spese dello Stato; l’informazione del diritto all’interprete, nel caso in cui non si comprenda l’italiano, e alla traduzione degli atti [2].

Cosa sono le indagini senza avviso di garanzia?

Per “indagini senza avviso di garanzia” si intendono le investigazioni della polizia effettuate senza notifica dell’informazione di garanzia al sospettato, in quanto non è stato compiuto alcun atto che prevedeva la partecipazione obbligatoria dell’avvocato.

Le indagini senza avviso di garanzia sono praticamente la normalità quando si tratta di reati di scarso rilievo (diffamazioni, percosse, lesioni personali lievi, ecc.) oppure quando la responsabilità dell’indagato è talmente lampante sin da subito da non esserci bisogno di alcuna particolare investigazione.

Si pensi al ladro ripreso frontalmente, in pieno volto, dalle telecamere di videosorveglianza, oppure ai reati in cui l’illecito emerge chiaramente da un riscontro documentale, ad esempio nel caso di falsa attestazione del proprio stato reddituale al fine di ottenere i sussidi dello Stato.

Cos’è l’avviso di conclusione delle indagini?

Quando si procede con indagini senza informazione di garanzia, il primo atto con cui il soggetto viene a conoscenza del fatto di essere stato indagato è l’avviso di conclusione delle indagini.

Si tratta dell’atto con cui la Procura della Repubblica comunica alla persona indagata che l’attività investigativa a suo carico si è conclusa; da questo momento in poi, è data facoltà all’indagato di recarsi in cancelleria per prendere visione ed estrarre copia del fascicolo d’indagine [3].

L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è dunque l’atto con cui la Procura informa ufficialmente l’indagato che le investigazioni a suo carico sono terminate.


note

[1] Art. 369 cod. proc. pen.

[2] Art. 369-bis cod. proc. pen.

[3] Art. 415-bis cod. proc. pen.


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