Il consiglio dei Ministri ha disposto la rimodulazione del Superbonus al 90% a partire dal primo gennaio 2023.
Che nella struttura del Superbonus 110%, così com’è stato pensato, ci fossero delle falle è chiaro ormai da tempo. Una misura fallace che è pesata in modo ingente sulle casse dello Stato, il cui prezzo è ormai divenuto insostenibile.
Per questo tra le novità introdotte ieri dal Dl Aiuti Quater approvato dal Consiglio dei Ministri, che stanzia risorse per 9,1 miliardi di euro provenienti dall’extragettito fiscale che è stato autorizzato dal Parlamento per finanziare interventi contro il caro energia, è prevista anche la rimodulazione del superbonus al 90% a partire dal primo gennaio 2023.
Sul Superbonus arriva l’anticipazione della rimodulazione al 90% per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e introduzione della possibilità anche per il 2023 di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni a condizione che si tratti di prima casa e si trovino sotto una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno innalzandole in base al quoziente familiare). Il Superbonus si applica invece al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.
Sulla cessione del credito d’imposta si cercherà di «intervenire perché questo è il problema reale di molte imprese». «Rispetto allo stock esistente cercheremo e stiamo definendo una possibile soluzione, una via d’uscita. Però voglio ribadire che la cessione e la cedibilità del credito è una possibilità, non un diritto». Lo afferma il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso della conferenza stampa che a Palazzo Chigi. «Difendo assolutamente la scelta di intervenire nel decreto legge» per modificare il superbonus. «Ho detto, e ribadisco, che non si è mai vista una misura che costasse così tanto per la finanza pubblica a beneficio di così pochi». «La decisione di concentrare in modo selettivo la misura a favore dei redditi medio-bassi è una scelta politica», aggiunge.
La Premier Meloni ha rimarcato il concetto: «Il superbonus 110% non ha funzionato e ha prodotto una deresponsabilizzazione, una distorsione sul mercato relativa al costo dei materiali». Lo ha spiegato la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa, illustrando i contenuti del decreto aiuti quater. «Il beneficio è andato prevalentemente a favore dei redditi medio alti», ha rimarcato Meloni.
«Noi abbiamo scelto di intervenire sul superbonus per correggere alcune di queste distorsioni, il bonus dunque passa al 90%, mentre per quei condomini che hanno già deliberato a oggi l’intervento e presentano entro il 25 novembre la comunicazione di inizio lavori rimane il regime del 110%. Così la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa. Con questi risparmi abbiamo deciso di riaprire alle unifamiliari, a patto che si tratti di prima casa e di redditi medio bassi», ha puntualizzato la presidente del Consiglio.