Così il Governo Meloni aiuta a pagare le bollette


Bollette meno pesanti grazie al Decreto Aiuti Quater approvato ieri dal Consiglio dei Ministri: ecco gli interventi previsti contro il caro energia.
A distanza di poche settimane dalla sua nomina, ieri, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presieduto il Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera al quarto pacchetto di aiuti destinato a famiglie e imprese. Com’era stato anticipato, questo provvedimento aveva lo scopo di sostenere economicamente i cittadini a far fronte al caro vita, in particolare al caro energia: molti dei fondi a disposizione, infatti, sono stati destinati proprio per aiutare a ridurre il peso delle bollette sui bilanci economici di imprenditori e famiglie.
Con uno stanziamento di 3,4 miliardi di euro è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022 il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese e delle attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Confermate le aliquote potenziate del credito di imposta pari al 40% per le imprese energivore e gasivore e al 30% per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW.
Per fronteggiare l’incremento dei costi dell’energia, le imprese potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023. Al fine di assicurare la più ampia applicazione della misura, Sace è autorizzata a concedere una garanzia pari al 90 per cento degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia. La garanzia è rilasciata a condizione che l’impresa non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni negli anni per i quali si richiede la rateizzazione, sia per sé stessa che per quelle del medesimo gruppo.
Al fine di contribuire al rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale è previsto un finanziamento a copertura delle spese sostenute dal Gse (Gestore dei servizi energetici). È stato prorogato dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023 il termine entro il quale il Gse potrà cedere a prezzi calmierati il gas naturale.
La Premier Giorgia Meloni, in conferenza stampa a palazzo Chigi, ha sottolineato che con «il decreto energia, stanziamo primi 9,1 miliardi di euro destinati prevalentemente a dare immediata risposta a famiglie e imprese per costo bollette, in parte fino a fine anno, con la proroga fino al 31 dicembre e inserendo nuove norme». Meloni sottolinea come gli «aiuti alle imprese che riguardano la proroga del credito d’imposta, tra il 40 e il 30% per le non energivore, poi consentiamo una rateizzazione sulla parte dell’aumento rispetto all’anno precedente fino a 36 rate mensile. L’estensione poi del fringe benefit, sarà una sorta di ulteriore tredicesima per bollette».
Con questa norma vengono «prorogati gli aiuti per il caro carburante» e inoltre viene «prorogato al 10 gennaio il regime di tutela del prezzo del gas per le utenze domestiche. Viene inserita, in questo decreto, la norma sulle concessioni per l’estrazione di gas nazionale, in forza della quale consentiamo nuove concessioni e sblocchiamo alcune concessioni in cambio del fatto che le aziende concessionarie cedano a prezzo calmierato una parte consistente del gas estratto».
L’obiettivo, ha spiegato la presidente del Consiglio, è «liberare circa 2 miliardi di metri cubi di gas che possono coprire l’intero fabbisogno delle nostre aziende gasivore: diminuiamo la dipendenza energetica dell’Italia dall’estero e mettiamo in sicurezza il tessuto produttivo». «Abbiamo anche prorogato la franchigia sull’accise dei carburanti», ha concluso Meloni, riassumendo gli interventi adottati ieri sul fronte energia.