Come richiedere i permessi legge 104?


Come inviare la domanda all’Inps e al datore di lavoro quando i familiari che si occupano dello stesso disabile sono più di uno.
Dal 13 agosto 2022 sono profondamente cambiate le regole per richiedere i permessi della legge 104: grazie a una direttiva europea, è scomparsa l’antiquata figura del «referente unico» e finalmente è concessa a più familiari che si prendono cura del disabile la facoltà di chiedere l’astensione dal lavoro.
La nuova normativa nazionale, adeguandosi ai dettami dell’Unione Europea, ha stabilito che: «fermo restando il limite complessivo di tre giorni, per l’assistenza allo stesso individuo con disabilità in situazione di gravità, il diritto può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli aventi diritto, che possono fruirne in via alternativa tra loro» [1]. L’Inps ha recepito queste innovazioni in una circolare [2], sottolineando che i permessi 104 possono essere anche frazionati in ore, anziché in intere giornate di assenza dal lavoro. E questo consente una maggiore flessibilità di turnazione tra i parenti che si occupano del medesimo disabile.
È ovvio, però, che la fruizione del beneficio non può essere contemporanea da parte di più familiari per la stessa persona da assistere, e deve seguire delle regole di turnazione; perciò occorre organizzarsi preventivamente fra i congiunti per suddividere, quando necessario, le tre giornate spettanti tra i vari parenti lavoratori ai quali la legge 104 riconosce il diritto di assentarsi. Il sistema telematico di gestione delle domande consente di individuare facilmente le eventuali duplicazioni e sovrapposizioni di giorni ed orari.
Adesso vediamo in dettaglio come richiedere i permessi previsti dalla legge 104 specialmente quando vi sono più familiari per lo stesso disabile.
Indice
Permessi 104: a chi e quando spettano
I permessi 104 consistono in tre giorni di assenza dal lavoro per ogni mese. Spettano a tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, assunti a tempo pieno o anche a tempo parziale (cioè in regime di part-time) che hanno un familiare affetto da un handicap grave riconosciuto nelle forme di legge [2], o al disabile stesso, se lavoratore. Il riconoscimento dell’handicap avviene ad opera di un’apposita commissione medica, istituita presso l’Azienda sanitaria territorialmente competente, integrata dalla partecipazione di un medico dell’Inps, che rilascia un verbale attestante la situazione di disabilità grave.
I familiari lavoratori che possono chiedere la fruizione dei permessi 104 per assistere il disabile sono il coniuge (al quale è equiparato il convivente di un’unione civile o di fatto legalmente riconosciuta) ed i parenti o affini entro il secondo grado; si può arrivare a comprendere il terzo grado di parentela o di affinità quando i genitori, o il coniuge, o la parte dell’unione civile o il convivente di fatto della persona con disabilità grave sono deceduti o hanno compiuto i 65 anni di età, oppure sono a loro volta essi stessi invalidi.
Permessi 104: come fare domanda
I permessi mensili spettanti ai lavoratori disabili o con familiari disabili a norma della legge 104 devono essere richiesti e comunicati all’Inps (che paga l’indennità sostitutiva della retribuzione) e al datore di lavoro, che in presenza dei requisiti legittimanti non può rifiutarne la concessione.
La domanda di permesso ai sensi della legge 104 può essere effettuata online all’Inps tramite il servizio dedicato presente sul portale dell’Istituto, nella sezione “Servizi online per il cittadino”, alla quale si accede con lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale), con la Cie (Carta di identità elettronica) o con la Cns (Carta nazionale dei servizi). In alternativa, si può contattare l’Inps telefonicamente al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o allo 06 164 164 (se si chiama da rete mobile) seguendo le istruzioni del risponditore per inserire i dati.
È anche possibile presentare tutte le richieste di permessi 104 tramite gli Enti di patronato e gli altri intermediari abilitati, come i Caf, i consulenti del lavoro ed i commercialisti. Le modalità di comunicazione dei permessi 104 al datore di lavoro (non è necessaria una domanda di autorizzazione, perché sono un diritto riconosciuto dalla legge, che il datore non può negare o subordinare a concessione) dipendono dalla contrattazione collettiva nazionale di categoria per il comparto di riferimento e, talvolta, dagli specifici regolamenti aziendali, che possono prevedere un termine di preavviso.
Adempimenti ulteriori sono previsti per i lavoratori agricoli a tempo determinato, che devono compilare e inviare anche il modulo Inps “Portatori di handicap che lavorano – familiari di portatori di handicap: permessi richiesti da Operai/e agricoli/e” per ogni mese in cui viene richiesto il permesso 104.
Approfondimenti
Leggi anche:
- Legge 104: permessi per i familiari;
- Cosa fare per ottenere i permessi 104;
- Guida alle agevolazioni della legge 104.
note
[1] D. Lgs. n. 105 del 30.06.2022.
[2] Inps, mess. n. 3096 del 05.08.2022.
[3] Art. 3, co. 3, e art. 33 L. n. 104/1992.