Processo civile verso l’addio alla formula esecutiva


La riforma del processo civile, al fine di velocizzare e sveltire la burocrazia che un processo richiede, ha previsto l’eliminazione della formula esecutiva.
La formula esecutiva per un titolo giudiziale sta per cambiare forma. O, meglio, sta per scomparire dai radar processuali italiani, diventando finalmente solo un vago ricordo. Grazie alla riforma del processo civile voluta dall’ex ministra della Giustizia, Marta Cartabia, la formula esecutiva non sarà più un obbligo.
La riforma ha lo scopo di velocizzare e snellire gli adempimenti che la parte deve compiere per ottenere il titolo dell’esecuzione forzata: per questo, a partire dal 30 giugno 2023, la formula esecutiva verrà sostituita da una semplificazione.
Al fine di ottenere il titolo per l’esecuzione forzata sarà sufficiente che le sentenze, le pronunce, i provvedimenti e tutti gli atti dell’autorità giudiziaria (ma anche quelli di un pubblico ufficiale o di un notaio), siano rilasciati in copia attestata conforme all’originale. Un duplicato che garantirà a chi ne è in possesso di poterlo utilizzare direttamente, senza ulteriori passaggi e autorizzazioni che non fanno altro che sommarsi alle lungaggini burocratiche tipiche del processo.
Grazie a questa semplificazione, prevista dal Decreto legislativo 149/2022 art. 34, viene modificata la disposizione dell’art. 475 del Codice di procedura civile la quale, fino ad oggi, prevedeva che «Le sentenze e gli altri provvedimenti dell’autorità giudiziaria e gli atti ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale, per valere come titolo per l’esecuzione forzata, debbono essere muniti della formula esecutiva, salvo che la legge disponga altrimenti».
Proprio in forza di questa disposizione, è sempre stata necessaria l’apposizione da parte dell’organo incaricato (fosse notaio, cancelliere o altro pubblico ufficiale) su uno dei due documenti – originario o copia – della formula «Comandiamo a tutti gli ufficiali giudiziari che ne siano richiesti e a chiunque spetti di mettere a esecuzione il presente titolo, al pubblico ministero di darvi assistenza e a tutti gli ufficiali della forza pubblica di concorrervi, quando ne siano legalmente richiesti».
Già nel 2021, con lo scopo di ottenere i finanziamenti del «Next generation Eu», il Governo [1] aveva fissato nuovi criteri per semplificare il procedimento di esecuzione, considerato che la formula esecutiva ormai da tempo non ha alcuna funzione specifica, pur rimanendo obbligatoria.
La mancata apposizione della formula esecutiva sulla copia, negli ultimi anni, aveva comportato differenti decisioni anche a livello giurisprudenziale, proprio per l’assenza di una specifica ratio a questo obbligo. Ora però è tutto risolto: finalmente, dal prossimo anno, almeno questo piccolo procedimento verrà snellito.
note
[1] legge n. 206/2021