Temperatura in casa: quali sono i poteri dell’amministratore?


A fronte delle nuove disposizioni relative ad una diminuzione delle temperature in casa, l’amministrato del condominio dove abito ha deciso di abbassare la temperatura dell’acqua in ingresso creando così una temperatura in casa che non arriva a 21. L’amministratore può imporre questo?
La responsabilità sullo stazionamento della temperatura in casa è esclusivamente del cittadino.
Tuttavia, se l’impianto è centralizzato, come nel Suo caso, spetta all’amministratore di condominio vigilare sul rispetto della temperatura nell’edificio da questi amministrato.
Pertanto, l’amministratore è sì responsabile di far rispettare le temperature, ma non è addetto alle verifiche; tali operazioni sono, infatti, una prerogativa dell’ente locale e non di certo dell’amministratore di condominio.
Nel decreto firmato dal ministro della Transizione ecologica si precisa che a supervisionare il rispetto delle regole saranno le autorità competenti in base alla legge; pare ovvio che tale dicitura generalizzata sia finalizzata a meglio consentire, nella pratica, la gestione dei controlli, destinati ad essere disciplinati dalle leggi regionali, per il principio di gerarchia delle fonti.
Occorre pure specificare che l’ente locale non può servirsi della polizia municipale per i controlli, ma deve affidarsi a degli ispettori comunali esperti in materia, in grado di fare tali verifiche con apposite apparecchiature di controllo.
Tuttavia, ad oggi, non sono previste sanzioni effettive per chi non rispetta tale regola di “sensibilizzazione”; anche se non si esclude la possibilità di prevedere delle conseguenze, alla luce del fatto che una norma senza sanzione è priva di cogenza e, quindi, di effetto deterrente.
Pare ovvio che nessuno sarà autorizzato a bussare alle case dei cittadini.
Tuttavia, potranno essere fatti dei controlli a campione negli edifici con impianti centralizzati, dove l’accesso, tramite intercessione dell’amministratore del condominio, è sicuramente più agevole.
Un altro modo per controllare le temperature sarà attraverso i consumi: il monitoraggio del livello di distribuzione del gas permette di ottenere i dati orari di prelievo ai punti di connessione tra le reti di distribuzione cittadine ed i punti di riconsegna della rete di trasporto.
Insomma, vi è un rischio di controllo, seppur mitigato dall’assenza di grosse conseguenze in caso di mancato rispetto del decreto.
Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Salvatore Cirilla