Saldi invernali 2023: ecco quando iniziano nella tua regione


Il cinque gennaio in quasi tutte le regioni d’Italia inizieranno i saldi, che avranno regole e durate differenti: ecco tutte le informazioni utili.
Ora che Natale e Capodanno sono ormai passati e il 2023 è ufficialmente iniziato, c’è chi è in trepida attesa per i soliti acquisti scontati garantiti dai saldi, che prenderanno il via tra pochi giorni. Secondo le stime di Confcommercio, saranno 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 133 euro, per un giro di affari di 4,7 miliardi di euro.
Complessivamente, le vendite e i maxi sconti inizieranno il primo giorno feriale antecedente all’Epifania, ossia il 5 gennaio. Ci sono, però, tre regioni che seguiranno regole diverse: vediamo insieme regione per regione quando inizieranno e che criteri seguiranno i saldi invernali 2023.
Sardegna: dal 5 gennaio i saldi saranno garantiti per sessanta giorni, con il divieto di effettuare promozioni che copre i 40 giorni antecedenti l’inizio dei saldi.
Sicilia: quella siciliana è una delle tre regioni che ha anticipato l’inizio dei saldi, che hanno preso il via oggi 2 gennaio 2023, con il 25 marzo come fine prevista.
Calabria: i saldi inizieranno il 5 gennaio e finiranno il 6 marzo. Il divieto di effettuare promozioni parte dalle due settimane che precedono l’inizio dei saldi.
Basilicata: anche questa regione ha anticipato i tempi di avvio dei saldi, che sono iniziati oggi due gennaio e che finiranno il 2 marzo.
Campania: i saldi saranno validi dal 5 gennaio per sessanta giorni, con il divieto di effettuare promozioni dal mese che precede il loro avvio.
Puglia: qui i saldi dureranno un pochino meno: dal 5 gennaio al 28 febbraio, con il divieto di promozioni i 30 giorni precedenti.
Molise: il 5 gennaio inizieranno i saldi anche in questa regione e dureranno 60 giorni: il divieto di promozione è esteso sia ai 30 giorni precedenti che ai 30 successivi alla chiusura dei saldi.
Abruzzo: i saldi si apriranno il 5 gennaio e dureranno 60 giorni, senza alcun limite alle promozioni né nei giorni precedenti né in quelli successivi.
Lazio: qui i saldi, che partiranno il 5 gennaio, dureranno appena sei settimane. Il divieto di effettuare promozioni riguarda i 30 giorni che precedono i saldi.
Umbria: saldi dal 5 gennaio al 5 marzo, con il divieto di fare promozioni i 30 giorni che li precedono.
Marche: saldi dal 5 gennaio al 1° marzo, con il canonico divieto di promozioni nei 30 giorni antecedenti l’inizio.
Toscana: saldi dal 5 gennaio al 5 marzo, con il canonico divieto di promozioni nei 30 giorni antecedenti l’inizio.
Emilia Romagna: saldi dal 5 gennaio al 5 marzo, con il canonico divieto di promozioni nei 30 giorni antecedenti l’inizio.
Liguria: qui le regole sono diverse. I saldi dureranno solamente 45 giorni, dal 5 gennaio al 18 febbraio, e il divieto di fare promozioni esteso a 40 giorni prima del loro inizio.
Piemonte: saldi più lunghi nella regione piemontese, dove dureranno ben otto settimane a partire dal 5 gennaio, con il canonico divieto di promozioni nei 30 giorni antecedenti l’inizio.
Valle d’Aosta: è la terza regione che ha stabilito un inizio dei saldi anticipato, questa volta al 3 gennaio, con un prolungamento degli stessi fino al 31 marzo. Non sarà possibile fare promozioni solamente i 15 giorni che precedono l’inizio dei saldi.
Lombardia: saldi dal 5 gennaio al 5 marzo, con il canonico divieto di promozioni nei 30 giorni antecedenti l’inizio.
Veneto: qui saldi più corti, che vanno solamente dal 5 gennaio al 28 febbraio, con il canonico divieto di promozioni nei 30 giorni antecedenti l’inizio.
Friuli Venezia Giulia: saldi dal 5 gennaio al 31 marzo, con la possibilità di effettuare promozioni in qualsiasi periodo dell’anno senza restrizioni.
Trentino Alto Adige: qui non ci sono regole uniche. Nella provincia di Trento non esiste una data di inizio dei saldi, che verranno decisi e organizzati a piacimento direttamente dagli esercenti. A Bolzano e provincia, invece, cambiano a seconda del distretto. Complessivamente i saldi andranno dal 7 gennaio al 4 febbraio o dal 4 marzo al 1° aprile.
Per evitare di essere truffati, Confcommercio ha stilato il decalogo con cinque consigli per i consumatori che si preparano ai saldi. Si parte dai cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso, scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
La prova degli abiti è rimessa alla discrezionalità del negoziante, mentre per i pagamenti le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibile; inoltre, il negoziante è obbligato a indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.