L’ultima decisione dell’Ue sull’attacco della Russia


L’Unione Europea ha formalmente sollecitato l’istituzione di un tribunale internazionale speciale in collaborazione con Ucraina e comunità internazionale.
Di tribunale internazionale speciale per giudicare i crimini di guerra commessi in questi mesi dalla Russia se ne parla ormai da tempo. Ieri l’Unione Europea ha però fatto un passo avanti ribadendo la necessità di condannare Mosca per gli abusi e le violenze perpetrate.
In una risoluzione adottata ieri, gli eurodeputati hanno chiesto che la leadership politica e militare russa sia chiamata a rispondere del crimine di aggressione contro l’Ucraina. Nel testo, i deputati affermano che le atrocità commesse dalle forze armate russe a Bucha, Irpin e in molte altre città ucraine rivelano la brutalità della guerra e sottolineano l’importanza di un’azione internazionale coordinata per stabilire la responsabilità secondo il diritto internazionale umanitario.
Inoltre, si esorta l’Ue a sollecitare l’istituzione di un tribunale internazionale speciale, in stretta cooperazione con l’Ucraina e con la comunità internazionale, che si occupi di perseguire la leadership politica e militare della Russia e i suoi alleati.
L’istituzione di tale tribunale, secondo gli eurodeputati, colmerebbe la grave lacuna esistente nell’attuale assetto istituzionale della giustizia penale internazionale oltre ad integrare gli sforzi investigativi della Corte penale internazionale, che attualmente non può indagare sul crimine di aggressione contro l’Ucraina. Il testo, non legislativo, è stato adottato con 472 voti favorevoli, 19 contrari e 33 astensioni.
Sebbene l’esatta composizione e le modalità di funzionamento del tribunale speciale debbano ancora essere determinate, il tribunale dovrebbe avere la competenza per indagare non solo su Vladimir Putin e sulla leadership politica e militare della Russia, ma anche su Alexander Lukashenko e i suoi alleati in Bielorussia.
I lavori preparatori dell’Ue sul tribunale speciale dovrebbero iniziare senza indugio e concentrarsi sulla definizione delle sue modalità in cooperazione con l’Ucraina, oltre a sostenere le autorità ucraine e internazionali nel reperimento delle prove da utilizzare nel futuro tribunale speciale.
Il Parlamento è fermamente convinto che l’istituzione di tale tribunale speciale invierebbe sia alla società russa che alla comunità internazionale un segnale molto chiaro del fatto che Putin e la leadership politica e militare russa possono essere condannati per il crimine di aggressione commesso in Ucraina, e che non è più possibile per la Russia, sotto la guida di Putin, tornare alla situazione preesistente nei suoi rapporti con l’Occidente.