Questa mattina si è riunito il Tavolo della Moda, durante il quale i sindacati del settore hanno fatto numerose richieste al Ministro Adolfo Urso.
Da quando il Covid ha messo in ginocchio il settore della moda si stanno compiendo sforzi immani per riprendere le redini del mercato, nonostante tutt’oggi la produzione sia situata in Paesi che ne bloccano o rallentano la produzione. La guerra in Ucraina, poi, ha reso ancor più complicata la filiera tessile di produzione e rifornimento, creando una situazione difficile anche in questo settore. Per questo oggi i sindacati hanno messo nero su bianco le richieste da fare al Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
«Il Sistema della Moda in Italia è costituito da quasi 66mila aziende, occupa circa 600mila addetti e ha un fatturato di quasi 100 miliardi di euro. Come Organizzazioni Sindacali, tra le altre cose, abbiamo chiesto: l’applicazione delle norme a tutela della prevenzione e sicurezza sul lavoro; una ulteriore riduzione del cuneo fiscale, perché aumenti il netto in busta paga di chi lavora; politiche contro la concorrenza sleale e i fenomeni di dumping contrattuale». Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil lo riferiscono dopo aver partecipato questa mattina alla riunione del Tavolo della Moda, presieduta dal Ministro Adolfo Urso presso il dicastero delle Imprese e del Made in Italy.
All’incontro hanno preso parte le Segreterie nazionali delle tre federazioni e le strutture confederali di Cgil Cisl Uil, oltre ai rappresentanti del dicastero stesso e le Associazioni imprenditoriali di categoria. Le altre richieste dei sindacati hanno riguardato: «il rafforzamento delle politiche di reshoring, affinché le aziende italiane riportino all’interno del perimetro nazionale le loro produzioni tuttora all’estero; la necessità di risorse certe a favore della formazione tecnica e professionale, utilizzando al meglio quanto disponibile nel Fondo Nuove Competenze e nei Fondi Interprofessionali; il sostegno a favore dei processi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro».
A farlo presente i segretari nazionali dei tre sindacati e i rappresentanti confederali, rispettivamente Sonia Paoloni ed Ugo Cherubini della Filctem Cgil nazionale e Silvia Spera della Cgil, Raffaele Salvatoni con Erminio Sciore della Femca Cisl nazionale e Giorgio Graziani della Cisl confederale, Daniela Piras e Benedetta Missaglia rispettivamente Segretarie generale e nazionale Uiltec, Giovanni D’Anna della Uil confederale.
«Sono necessarie politiche di incentivi vincolate a obiettivi per il rispetto della legalità, per l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, per il mantenimento e l’incremento dei livelli occupazionali» dicono.
«Rimaniamo fermamente convinti che l’appuntamento di quest’oggi del Tavolo della Moda debba trovare dei riscontri in momenti successivi, attraverso ‘Tavoli’ specifici, articolati e operativi, che possano consentire al Governo di passare rapidamente dalla fase di ascolto delle parti a una concreta di attuazione esecutiva» hanno concluso i rappresentanti dei sindacati, presenti oggi all’incontro ministeriale.