Blackout mail Libero e Virgilio: cos’è successo


Dalla sera di domenica gli utenti non riescono più ad accedere alle mail di Libero e Virgilio a causa di problemi tecnici dell’azienda non ancora risolti.
Sono ormai due giorni che milioni di italiani sono nei guai per via del blocco dei loro account di posta Libero e Virgilio, entrambi della società Italia Online. Un problema che attanaglia molte persone e che ancora non è stato risolto dai tecnici della società, incessantemente all’opera oramai da ore.
Il disservizio, ha fatto sapere la società, non è legata ad un attacco hacker ma, con ogni probabilità, solamente ad un problema tecnico «in via di risoluzione». Questo significa che i dati degli utenti non dovrebbero essere a rischio, non essendo perdite o fuga di informazioni.
In una nota, l’azienda specifica che «Si tratta di un problema di natura tecnica esclusivamente interno, il che significa che escludiamo categoricamente potenziali attacchi hacker e che i dati dei nostri utenti, che sono il bene più prezioso, non sono in pericolo». «Il servizio, una volta ripristinato, non genererà nessuna perdita per i milioni di account Libero e Virgilio mail». Specifica ItaliaOnline, come indicato sul sito di Libero «a partire dalla notte del 23 gennaio 2023 si stanno verificando disservizi sull’infrastruttura a cui fanno capo i servizi web Libero e Virgilio, in particolare la posta elettronica». «È stato identificato il problema, in corso di risoluzione, che è dovuto ad un disservizio all’interno del nostro data center. Pertanto, una volta ripristinato il servizio, non si avrà nessuna perdita di dati per gli account Libero e Virgilio mail». «Ci scusiamo per il disagio che i nostri utenti sono costretti a subire in queste ore e confidiamo in una rapida risoluzione». In realtà, nonostante siano trascorsi due giorni, una soluzione non è ancora stata trovata.
Naturalmente il problema sta generando numerose difficoltà tra gli utenti: al giorno d’oggi non riuscire ad entrare nella propria posta elettronica, infatti, è una scomodità capace di influenzare anche l’attività lavorativa, oltreché quella personale.
Tra gli utenti la rabbia è montata anche per il fatto che l’azienda durante le prime ore di blackout non ha fatto alcuna comunicazione ufficiale, nonostante il servizio fosse congelato dalle 21 di domenica sera.
«Da 72 ore gli utenti di Libero e Virgilio non possono accedere alle mail. E necessario proporre una class action». Ad affermarlo è Simona Loizzo, deputato della Lega e membro della commissione cultura della Camera. «Trattandosi di account storici – osserva Loizzo -moltissimi sono gli utenti, anche con profili professionali. Tutte persone che hanno ricevuto un danno notevole alle loro attività. Per questo mi auguro che venga proposta una class action a tutela dei danni ricevuti e che si agisca tempestivamente». «Invito anche Agcom ad aprire un fascicolo per poter capire le reali responsabilità», conclude Loizzo.