Dichiarazione di successione e gestione ottimale da parte dello studio legale


La dichiarazione di successione: la rilevanza civile e fiscale
Il decesso di un soggetto ha una duplice rilevanza: da un lato ha una rilevanza civile in quanto permette la trasmissione di beni e di diritti in capo a nuovi soggetti (gli eredi); dall’altro ha una rilevanza fiscale in quanto questa trasmissione di beni e di diritti comporta un passaggio di ricchezza che deve essere oggetto di tassazione diretta.
La dichiarazione di successione è lo strumento con il quale questa trasmissione di beni viene tassata. Si tratta però di un atto avente validità puramente fiscale. Non ha quindi alcuna implicazione in merito all’accettazione dell’eredità – che pertanto può essere oggetto anche di successiva rinuncia – o all’intestazione dei beni che richiede un successivo passaggio dal notaio in presenza di immobili.
La dichiarazione di successione coinvolge dunque tutti i beni del defunto compresi nell’attivo dell’eredità e che dunque passeranno agli eredi. Si tratta di:
- beni immobili e diritti reali su beni immobili;
- i beni mobili e i titoli al portatore di qualsiasi specie posseduti dal defunto o depositati presso altri a suo nome;
- denaro, gioielli e mobilia per un importo pari al dieci per cento del valore globale netto imponibile dell’asse ereditario, salvo che da inventario non ne risulti l’esistenza per un importo diverso;
- rendite, pensioni e crediti;
- aziende, quote sociali, azioni o obbligazioni;
- navi, imbarcazioni e aeromobili che non fanno parte di aziende.
I dati del Dipartimento delle Finanze relativi al 2020 (l’ultimo anno per il quale abbiamo i dati) mostrano l’entità dei beni che nell’ultimo anno hanno cambiato mani e come questo trasferimento è stato tassato.
Evidenziamo i seguenti i dati:
- 443.241 dichiarazioni di successione con almeno un immobile per un valore medio (catastale) di Euro 85,570;
- 441.941 dichiarazioni di successione hanno scontato imposta ipotecaria per un valore medio di Euro 1,280;
- 125.958 dichiarazioni di successione con aziende, azioni e obbligazioni per un valore medio di Euro 110,920;
- 53.761 dichiarazioni di successione hanno scontato imposta di successione per un valore medio di Euro 12,690.
La dichiarazione di successione deve essere presentata dai chiamati all’eredità entro 12 mesi dalla data di apertura della successione. Questa è presentata online, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, ai quali si accede con un’utenza SPID o Fisconline/Entratel. L’Agenzia mette a disposizione un software basico per la Dichiarazione di successione e domanda di volture catastali per la compilazione e l’invio della dichiarazione.
Sono varie le figure professionali abilitate a fare da intermediario per la presentazione della dichiarazione di successione, inclusi: avvocato, notaio, commercialista, geometra, consulente del lavoro, ingegnere, architetto e perito.
Il professionista svolge anche un importante ruolo nella consulenza relativa all’ottimizzazione della dichiarazione dal punto di vista fiscale e legale. Ad es. consiglia se sfruttare o meno la richiesta dell’agevolazione prima casa oppure se accettare l’eredità in quanto questo significa assumere sia le attività che le passività del defunto. Dal punto di vista legale, vi sono molti casi nei quali la consulenza del professionista è molto preziosa: ad es. nei casi dove sorge la necessità di una mediazione tra gli eredi oppure nell’avvisare su azioni da parte degli eredi che comportano “l’accettazione tacita” dell’eredità.
Come cresce la complessità dell’asse ereditario così cresce il lavoro richiesto dal professionista. Il compenso per la gestione della dichiarazione di successione deve essere commisurato con la sua complessità e per questo il compenso minimo per una tipica dichiarazione di successione va dai 500 ai 1.000 euro fino ad arrivare a 2.000 euro e oltre nei casi più complessi.
Il professionista incaricato dovrà fare particolare attenzione ai calcoli richiesti, alla corretta imputazione dei dati e volture e all’invio telematico. Operazioni che, specialmente quando svolte con il software fornito dall’Agenzia delle Entrate, possono comprendere errori che possono comportare sanzioni pesanti.
Gli eredi devono quindi scegliere attentamente il professionista di fiducia al quale affidare questo delicato compito. Le complessità dietro la corretta compilazione della dichiarazione di successione e il fatto che le informazioni coinvolte sono particolarmente sensibili rendono l’avvocato di fiducia particolarmente ben attrezzato per svolgere questa importante operazione, specialmente se si occupa di questioni di diritto di famiglia.
Lo studio legale spesso vede la dichiarazione di successione come una competenza “fiscale” e quindi preferisce delegare ed esternalizza questo compito ad un fiscalista oppure ad un tecnico che ha l’esperienza anche per gestire l’istanza di voltura catastale.
Una volta ottenute nozioni fondamentali sul piano fiscale per gestire correttamente le pratiche relative alle dichiarazioni di successione, uno studio legale può evitare gli errori più comuni che emergono durante la compilazione della dichiarazione di successione tramite l’ausilio di uno strumento software come DE.A.S. realizzato dalla Geo Network, società di software e formazione leader nel settore, col quale il professionista trova uno strumento che lo guida alla sicura ed ottimale (dal punto di vista fiscale) compilazione della dichiarazione di successione.
Sono molti i vantaggi di questo strumento: oltre alla composizione guidata della dichiarazione il software offre procedure altamente semplificate nell’invio telematico: infatti il controllo, l’autenticazione e l’invio vengono effettuati direttamente dall’interno del software senza più dover usare Desktop Telematico. Un avvocato che utilizza DE.A.S. può contare anche su assistenza tecnica qualificata leader nel settore che non solo apporta aiuto tecnico ma anche per la risoluzione di casi reali. Nel 2022 DE.A.S. ha risolto più di 13 mila richieste di assistenza tecnica.