Le migliori carte di credito per i viaggiatori frequenti


Come scegliere la moneta elettronica più conveniente quando si devono fare dei pagamenti o dei prelievi anche all’estero.
Ormai quasi nessuno si mette in viaggio con il portafoglio pieno di contanti. Un po’ di cash serve per qualche piccola spesa ma alberghi, ristoranti ed acquisti nei negozi si pagano normalmente con moneta elettronica. Non tutte le carte, però, sono convenienti per chi si muove spesso: lo sa bene chi la utilizza fuori dall’Italia anche per prelevare dei soldi e poi si trova a pagare dei costi piuttosto elevati. Quali sono le migliori carte di credito per i viaggiatori frequenti?
Dal punto di vista della comodità, sono tre i circuiti più diffusi in tutto il mondo, cioè:
- Visa;
- Mastercard;
- American Express.
È soprattutto sulle prime che si va sul sicuro: American Express, infatti, pur offrendo molti vantaggi dal punto di vista di assistenza alla clientela, di plafond o di polizze assicurative interessanti, non viene accettata ovunque in modo così capillare.
Visa e Mastercard offrono ai viaggiatori frequenti, come al resto della clientela:
- un sistema di protezione efficace;
- garanzie di acquisto e sostituzione urgente della carta;
- sconti e premi.
A differenza di American Express, che è anche società emittente della carta, per Visa e Mastercard costi e commissioni vengono determinate dalla banca.
Da una recente ricerca della rivista Forbes emerge questa classifica delle migliori carte di credito. Nell’ordine:
- Payback American Express;
- Carta verde American Express
- Carta You Advanzia Bank;
- Mastercard Gold ING;
- Carta blu American Express;
- BNL Classic;
- Fineco Cart Credit;
- Unicredit Flexia Classic Mastercad;
- Unicredit Flexia Gold Mastercard;
- Carta oro American Express;
- Credem Ego Classic Mastercard;
- Webank Cartimpronta ONE Mastercard/Visa;
- Deutsche Bank Classic Visa;
- Carta Platino American Express.
Indice
Come funziona la carta di credito?
La carta di credito è un tesserino plastificato dotato di chip che può essere utilizzato per il pagamento di beni o servizi acquistati.
Si chiama così perché, al momento della sottoscrizione, al titolare viene concessa una linea di credito. In sostanza, è come se la banca concedesse un prestito al cliente per poter effettuare degli acquisti nell’arco di un mese entro il limite prestabilito. Il cliente restituirà alla banca il mese successivo solo i soldi spesi nelle varie operazioni. I soldi verranno prelevati automaticamente dalla banca dal conto corrente del titolare.
Chi, ad esempio, ha un plafond di 4.000 euro, ha la possibilità di spendere quella cifra con la carta di credito in un mese. Se spende 1.000 euro, dovrà restituire alla banca i 1.000 euro. Se in un mese non viene utilizzata la carta, il titolare non dovrà alcunché all’istituto di credito.
Il mancato rimborso dei soldi spesi (ad esempio, per mancanza di liquidità nel conto corrente) può comportare la segnalazione alla Crif e l’iscrizione all’elenco dei cattivi pagatori.
Come scegliere la miglior carta di credito per viaggiare
I fattori che determinano la convenienza di una carta di credito per viaggiatori frequenti sono:
- la modalità di richiesta di attivazione (online, in filiale, via telefono);
- i requisiti richiesti per ottenerla;
- i tempi di consegna (dai 10 ai 15 giorni);
- l’eventuale abbinamento della carta ad un conto corrente;
- i costi di emissione;
- il canone annuo;
- eventuali limiti di prelievo in Italia e all’estero;
- le commissioni di cambio se le operazioni non vengono effettuate in euro;
- il plafond mensile;
- i tassi di interesse sul rimborso per le revolving;
- possibili penali, e loro importo, per mancato pagamento del saldo;
- le modalità di pagamento del saldo;
- la possibilità di pagare con dispositivi elettronici come smartphone e smartwatch;
- l’eventuale assicurazione inclusa contro pagamenti indesiderati, aggressione allo sportello Atm, furto o scippo, ecc.;
- eventuali commissioni per il pagamento del carburante.
Quali sono i tipi di carte di credito?
Non tutte le carte di credito sono uguali. I viaggiatori frequenti possono, infatti, scegliere tra:
- carta di credito a saldo: consente di pagare in un’unica soluzione tutte le spese effettuate durante il mese. Il saldo viene corrisposto solitamente a metà del mese successivo a quello in cui sono stati fatti gli acquisti. È collegata ad un conto corrente ed ha un limite massimo di spesa;
- carta di credito revolving: permette di rateizzare i pagamenti con l’aggiunta di un interesse sugli acquisti effettuati;
- carta di credito a opzione: combina le due soluzioni precedenti, cioè il pagamento a saldo e a rate. Il cliente, quindi, si troverà una parte dell’importo da rimborsare in soluzione unica ed il resto rateizzato;
- carta di credito prepagata: l’importo disponibile deve essere precaricato prima degli acquisti. Non sarà possibile utilizzare la carta se il credito è esaurito. Non occorre collegarla ad un conto corrente;
- carta di credito co-branded: viene emessa da una banca in collaborazione con un partner. Consente di avere finanziamenti e agevolazioni sugli acquisti effettuati presso l’azienda partner.
Quali costi bisogna sostenere per avere una carta di credito?
Per quanto alcune società emittenti di carte di credito prevedano delle agevolazioni per i clienti, avere in tasca moneta elettronica comporta dei costi. Nello specifico:
- i costi una tantum, da sostenere al momento della sottoscrizione, dell’emissione o della sostituzione;
- il canone mensile o annuo, a seconda di quanto stabilito al momento della sottoscrizione. In alcuni casi, però, il canone non viene richiesto;
- le commissioni per l’utilizzo della carta quando vengono effettuate determinate operazioni, come ad esempio il pieno di carburante o i prelievi presso uno sportello Atm in Italia o all’estero.