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8 per mille: cos’è, come funziona, quali sono i beneficiari

3 Marzo 2023 | Autore:
8 per mille: cos’è, come funziona, quali sono i beneficiari

Che fine fanno i soldi destinati allo Stato o ad una confessione religiosa attraverso la dichiarazione dei redditi?

Ti sarà capitato di vedere spesso, soprattutto nel periodo vicino alla compilazione della dichiarazione dei redditi, la pubblicità dell’8 per mille. Spot e intere pagine di giornali in cui si chiede di destinare una parte delle tasse da pagare allo Stato per finanziare le attività del destinatario. Ma esattamente, l’8 per mille cos’è, come funziona e quali sono i beneficiari? Cosa bisogna fare affinché quei soldi arrivino nelle mani di chi si è scelto di aiutare?

L‘8 per mille è la percentuale dell’Irpef che il contribuente può destinare attraverso la dichiarazione dei redditi:

  • allo Stato;
  • ad una delle confessioni religiose attive e riconosciute in Italia.

A tal fine, occorrerà firmare nell’apposita casella del modello 730 o Unico indicando il beneficiario, che può essere:

  • lo Stato;
  • la Chiesa cattolica;
  • le Assemblee di Dio in Italia;
  • l’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno;
  • l’Unione delle chiese metodiste e valdesi;
  • la Chiesa evangelica luterana in Italia;
  • l’Unione delle comunità ebraiche in Italia;
  • l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia;
  • la Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta ed Esarcato per l’Europa meridionale;
  • la Chiesa apostolica in Italia;
  • l’Unione buddhista italiana;
  • l’Unione induista italiana, Sanatana Dharma Samgha;
  • l’Istituto buddista italiano Soka Gakkai.

Oltre a destinare l’8 per mille delle proprie tasse a uno di questi beneficiari attraverso la dichiarazione dei redditi, è possibile compilare il modello 730-1 e consegnarlo singolarmente in busta chiusa presso:

  • un ufficio postale, in forma gratuita;
  • un intermediario abilitato (un Caf o un commercialista).

Chi sceglie di destinare l’8 per mille allo Stato può anche indicare l’utilità che devono avere quei soldi tra quelle previste dalla legge, ad esempio:

  • per la lotta alla fame nel mondo;
  • per far fronte ad una calamità naturale;
  • per assistere i rifugiati;
  • per l’edilizia scolastica;
  • per la conservazione dei beni culturali.

Come vengono impiegati i soldi dell’8 per mille?

I soldi destinati attraverso l’8 per mille allo Stato o alle varie confessioni religiose sopra elencate vengono impiegati nel seguente modo, secondo quanto dichiarato dai diretti interessati nelle rispettive pagine web:

  • lo Stato: interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati (e ai minori stranieri non accompagnati), conservazione di beni culturali e per ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica;
  • la Chiesa cattolica: esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di Paesi in via di sviluppo;
  • le Assemblee di Dio in Italia: interventi sociali ed umanitari anche a favore di Paesi in via di sviluppo;
  • l’Unione italiana delle Chiese cristiane avventiste del 7° giorno: interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero, sia direttamente sia attraverso un ente appositamente costituito
  • l’Unione delle Chiese metodiste e valdesi: interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero sia direttamente, attraverso gli enti aventi parte nell’ordinamento valdese, sia attraverso organismi associativi ed ecumenici a livello nazionale e internazionale;
  • la Chiesa evangelica luterana in Italia: interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero e ciò sia direttamente sia attraverso le Comunità ad essa collegate;
  • l’Unione delle comunità ebraiche in Italia: attività culturali, alla salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale, nonché ad interventi sociali ed umanitari volti in special modo alla tutela delle minoranze contro il razzismo e l’antisemitismo;
  • l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia: interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero;
  • la Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta ed Esarcato per l’Europa meridionale: mantenimento dei ministri di culto, per la realizzazione e la manutenzione degli edifici di culto e di monasteri, per scopi filantropici, assistenziali, scientifici e culturali da realizzarsi anche in Paesi esteri;
  • la Chiesa apostolica in Italia: interventi sociali culturali ed umanitari, anche a favore di altri Paesi esteri;
  • l’Unione buddhista italiana: interventi culturali, sociali ed umanitari anche a favore di altri Paesi, nonché assistenziali e di sostegno al culto;
  • l’Unione induista italiana, Sanatana Dharma Samgha: sostentamento dei ministri di culto, alle esigenze di culto, interventi culturali, sociali, umanitari ed assistenziali eventualmente pure a favore di altri Paesi;
  • l’Istituto buddista italiano Soka Gakkai: sostegno di attività sociali e umanitarie.


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