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Cosa rischia un amante?

3 Marzo 2023 | Autore:
Cosa rischia un amante?

Tutti i casi di responsabilità penale dell’amante e di chi tradisce. L’infedeltà è un illecito solo per chi è sposato. 

Se stai pensando di avere una relazione con una persona sposata potresti voler sapere prima cosa rischia un amante qualora dovesse essere scoperto dal coniuge tradito: quali sono i problemi legali in cui potrebbe incorrere. Ad esempio, sarebbe legittima una richiesta di risarcimento per aver rotto l’armonia familiare e, magari, allontanato i figli da uno dei due genitori? 

Sul punto, è bene fare alcuni chiarimenti perché, come potrai ben intuire, i rischi di una relazione extraconiugale sono diversi a seconda che si parli del coniuge o dell’amante. Iniziamo proprio dal primo.

Cosa si rischia in caso di tradimento?

Prima di spiegare cosa rischia un amante, vediamo quali sono le conseguenze legali per chi tradisce il proprio coniuge. Premesso che il tradimento è un illecito solo per le persone sposate e non anche per quelle conviventi, possiamo subito dire che il coniuge infedele perde il diritto al mantenimento. Quindi, in caso di separazione e successivo divorzio, non può pretendere dall’ex gli alimenti neanche se è privo di reddito e disoccupato.  

Attenzione a questa differenza. Non è vero, come spesso si crede, che il coniuge infedele debba pagare il mantenimento all’ex. Abbiamo solo detto infatti che questi non può pretendere per sé il mantenimento, avendo determinato la fine del matrimonio con una condotta colpevole. Ma l’obbligo di mantenere il coniuge prescinde dall’infedeltà: esso infatti scaturisce dalla differenza di reddito tra moglie e marito. 

Anche un coniuge che è sempre stato fedele è tenuto a pagare gli alimenti all’ex se quest’ultimo è incapace di mantenersi da solo e ciò non dipende da un suo atteggiamento colpevole.

In sintesi, il coniuge traditore non può chiedere il mantenimento ma non è detto che debba pagarlo se l’ex ha un reddito che gli consente di mantenersi da solo. 

In ultimo il coniuge infedele perde la qualità di erede legittimo: questo significa che se l’ex dovesse morire prima del divorzio (momento a partire dal quale si perde sempre la qualità di erede), egli non avrebbe diritto ad alcuna quota del patrimonio di quest’ultimo. 

Cosa rischia l’amante?

Al contrario del coniuge, l’amante non commette alcun illecito. Ti ricordo infatti che l’adulterio non è considerato un reato in Italia; quindi il “terzo incomodo” non rischia una condanna penale. Né rischia una richiesta di risarcimento del danno. Difatti, l’obbligo della fedeltà riguarda solo le persone sposate e non anche quelle “libere”. Dunque, il coniuge che è stato tradito non può chiedere i danni all’amante dell’ex per aver rotto l’armonia familiare. Né possono farlo i figli, che sono stati allontanati dal genitore a causa del divorzio. 

L’amante non deve neanche risarcire i danni morali subiti dal coniuge tradito, danni determinati dalla depressione conseguente alla scoperta del tradimento. 

Anzi, a ben vedere, è l’amante che potrebbe agire contro il coniuge tradito se questi va a diffamarlo in giro, andando a riferire la vicenda ad altre persone ed usando epiteti offensivi nei suoi confronti. Difatti il coniuge tradito non è giustificato se offende l’amante e può rispondere penalmente delle sue condotte. Anche il post minatorio su Facebook, che non indichi il nome e cognome del destinatario dell’invettiva, ma lo renda facilmente identificabile a tutti, può essere considerato una diffamazione aggravata e quindi fonte di responsabilità penale.

La responsabilità penale dell’amante

Ci sono due casi in cui l’amante può essere ritenuto responsabile penalmente.

La prima ipotesi fa riferimento a un unico precedente registrato in Italia: la Corte di Appello di Cagliari, con sentenza del 21 novembre 1990, ha ritenuto che l’amante che entra in casa della persona sposata commette violazione di domicilio. Non importa che a farlo entrare sia proprio il coniuge stesso infedele. Ci vuole anche il consenso dell’altro coniuge. Sul punto leggi Quando l’amante entra in casa.

La seconda ipotesi si verifica quando l’amante va a dire in giro della propria relazione con la persona sposata. In tal caso commette diffamazione ai danni del coniuge tradito, andando a ledere la sua reputazione. Dunque, l’amante non commette alcun reato fintanto ché mantiene riservata la liaison con la persona sposata, ma nel momento in cui la spiattella ai quattro venti può essere querelato dal soggetto tradito.  

Conclusioni

In conclusione, se il coniuge tradito scopre la relazione extraconiugale dell’altro può solo agire contro quest’ultimo e non già contro l’amante, a meno che questi non l’abbia diffamato. 



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