Tutti i luoghi in cui non è ammesso fare fotografie o video: i luoghi pubblici, i negozi, autobus, treni e altri mezzi pubblici, cinema, teatri, musei e chiese.
È sempre consentito fare foto in un luogo pubblico come una strada, una piazza, un monumento pubblico. Scopo però della foto non deve essere quello di riprendere il volto di un’altra persona che, diversamente, potrebbe opporsi tanto alla foto quanto alla sua pubblicazione.
La stessa libertà non sussiste invece nei luoghi privati aperti al pubblico, come bar, ristoranti, cinema, teatri, discoteche, supermercati, negozi. Qui il titolare può imporre una propria regolamentazione stabilendo specifici divieti. Da qui è legittimo chiedersi: dove è vietato fare foto? Si può, ad esempio, scattare una fotografia o fare un video in un mezzo pubblico come un treno, un autobus o un aereo? Si possono fare fotografie in un museo e poi pubblicarle? È lecito fare fotografie nel corso di una manifestazione privata?
Cerchiamo di fare il punto della situazione alla luce delle norme che regolano il diritto all’immagine e alla privacy. Come si vedrà a breve, fare fotografie non è consentito ovunque benché ci sia gente che delle regole spesso se ne infischia. A quel punto, non resta altro che far valere i propri diritti.
Indice
- 1 Si possono fare foto in luoghi pubblici?
- 2 In un negozio è possibile fare fotografie?
- 3 Si possono fare foto alle vetrine dei negozi?
- 4 In un cinema si possono fare foto?
- 5 Si possono fare foto nel corso di una seduta di laurea?
- 6 In discoteca si possono fare foto o video?
- 7 Si possono fare foto nei musei o a un quadro famoso?
- 8 Si possono fare foto sui treni, autobus e mezzi pubblici?
- 9 Si possono fare foto nelle chiese?
- 10 Si possono fotografare palazzi?
- 11 Si può fare la foto a un giardino privato?
- 12 Si può fare la foto a una caserma?
- 13 Si può fare una fotografia a una scuola?
- 14 Approfondimenti
Si possono fare foto in luoghi pubblici?
In luoghi pubblici è consentito fare fotografie. Tuttavia lo scopo della foto o del video non deve essere quello di riprendere determinate persone senza il loro consenso. Quindi ben venga una foto su una strada trafficata di gente, anche se queste rientrano nell’angolo di visuale dell’obiettivo; ma se il fotografo si piazza davanti al volto di un passante per immortalarlo e renderlo il vero protagonista del proprio scatto – magari allo scopo di effettuare un servizio fotografico sulle spese di Natale – commette illecito. Non si tratta di un reato, ma di un illecito civile che consente, al più, di chiedere il risarcimento del danno.
Una interessante sentenza della Cassazione ha tuttavia stabilito che scattare una fotografia ad una persona senza che questa lo voglia, sia che si trovi in un luogo pubblico che in un luogo privato o in uno aperto al pubblico, integra il reato di molestie [1]. Si pensi al caso di un soggetto che, vedendo una bella ragazza o una persona buffa, la segua per immortalarla con lo smartphone.
Dunque, prima di fare una foto in un luogo pubblico bisogna sempre chiedere il permesso a coloro il cui volto rientra nello scatto ed è riconoscibile. È la cosiddetta liberatoria che, se anche può essere rilasciata verbalmente o con un semplice comportamento tacito (il fatto magari di sorridere al momento dello scatto o di mettersi in posa), è preferibile ottenere in formato scritto.
L’autorizzazione concessa per la fotografia non comprende anche quella alla sua pubblicazione o divulgazione. Se pertanto il fotografo intende diffondere l’immagine o postarla su un social network deve informare il soggetto che in essa è riconoscibile e farsi autorizzare una seconda volta. O, diversamente, può oscurare il volto rendendolo irriconoscibile o pixellandolo con tecniche di post-produzione.
E attenzione: il consenso, una volta prestato, può sempre essere revocato. In altri termini, un soggetto che ha prima autorizzato il fotografo a pubblicare la foto con il suo volto può sempre cambiare idea e costringerlo a cancellarla. A meno che non sia stato pagato (si pensi al modello di un servizio fotografico): in questa ipotesi, fermo restando l’obbligo di cancellazione della foto, il fotografo avrà diritto a un risarcimento.
Esiste un solo caso in cui è consentito fare foto ai volti delle persone senza dover poi chiedere il loro consenso: in occasione di fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico (ad esempio, l’inaugurazione di una piazza, un corteo, una processione religiosa e così via), dove è ben possibile fare una foto ove si intraveda il volto di una persona. Quest’ultima, però, non deve essere l’oggetto esclusivo dello scatto. Così ad esempio sarebbe illecito fare una foto a una persona che, nel bel mezzo di una manifestazione, si bacia appassionatamente con il partner. È facile comprendere che, in tale caso, scopo della foto è il bacio e non la manifestazione.
Inoltre, anche i volti dei minori non possono mai apparire, neanche in caso di manifestazioni pubbliche, salvo vi sia il consenso di entrambi i genitori.
In un negozio è possibile fare fotografie?
La libertà che la legge ammette nei luoghi pubblici non sussiste invece nei luoghi privati aperti al pubblico. L’elenco di tali luoghi è ampio. Il più classico è il negozio, il supermercato, il centro commerciale. Qui il titolare dell’attività ha il diritto di imporre le regole che i clienti sono tenuti a rispettare, compresa la possibilità di fare foto e video. In pratica, vietare di fotografare all’interno di un negozio è del tutto legittimo perché rientra nell’autonomia privata del gestore dell’esercizio.
Tuttavia, di solito i cartelli che vietano foto e video all’interno di supermercati e negozi sono più che altro rivolti ad evitare attività di “spionaggio” da parte dei punti vendita concorrenti che potrebbero così voler sapere quali sono i prezzi praticati a scaffale o com’è disposta la merce.
Si possono fare foto alle vetrine dei negozi?
Se, come appena visto, all’interno dei negozi non si possono fare foto o video senza il consenso del titolare, tutto ciò che invece può essere visto dalla strada pubblica può essere fotografato. Quindi è possibile fare foto o video alle vetrine dei negozi se si è dalla pubblica via.
Chiaramente non si può fare la foto se, dalla vetrina, si vedono i volti di chi è all’eterno del negozio.
In un cinema si possono fare foto?
Quanto abbiamo detto per i negozi vale anche per i cinema dove il titolare del locale, anche a luci accese, può vietare foto, e questo anche per proteggere la privacy dei presenti in sala. Per di più è vietato fare video o foto al film in proiezione, costituendo ciò un atto contrario al diritto d’autore del titolare della pellicola.
Si possono fare foto nel corso di una seduta di laurea?
Spesso le università delegano un fotografo di propria fiducia a fare le fotografie nel corso delle sessioni di laurea costringendo però gli studenti e i loro parenti a pagare il prezzo al professionista per ottenere lo scatto.
L’ateneo può vietare le foto fatte da privati solo all’interno dei locali, incaricando un unico soggetto a tale scopo, magari al fine di non creare confusione in un momento così delicato per molti. Tuttavia il divieto non vale più all’esterno dell’ateneo dove tutti i familiari possono usare gli smartphone e le macchine fotografiche liberamente.
In discoteca si possono fare foto o video?
Quanto sopra vale anche per le discoteche e i locali notturni. Sono luoghi aperti al pubblico dove il titolare può vietare, per regolamento interno, di fare foto o video. Ma questo non succede quasi mai: è d’abitudine infatti scattare foto o video durante una serata danzante, e spesso questo fa pubblicità al locale.
Si possono fare foto nei musei o a un quadro famoso?
Il titolare del museo può vietare di scattare foto o fare video all’interno del locale.
Laddove non sussista tale divieto e le foto dovessero essere ammesse, resta sempre l’obbligo di non pubblicarle. Difatti, il titolare del museo può pretendere un equo compenso nel caso in cui la foto di un quadro famoso o di un’altra opera d’arte venisse diffusa su internet o su un social network. Non è invece dovuto alcun compenso se la foto viene conservata per usi esclusivamente personali o di ricordo.
Si possono fare foto sui treni, autobus e mezzi pubblici?
Non è consentito fare fotografie sui mezzi pubblici se il regolamento lo vieta. E quand’anche tale divieto non sussista, è sempre vietato scattare foto ai presenti che potrebbero opporsi non solo alla divulgazione dell’immagine ma anche alla realizzazione della stessa.
Si possono fare foto nelle chiese?
Anche la chiesa è un luogo privato aperto al pubblico. Dunque anche in questa ipotesi vale il regolamento stabilito dalla chiesa stessa che può tanto vietare quanto consentire di fare scatti o video. Chiaramente eventuali divieti dovranno essere resi noti con apposita cartellonistica.
Si possono fotografare palazzi?
Non è lecito fare foto all’interno di un condominio trattandosi di luoghi di privata dimora. Bisognerebbe prima chiedere l’autorizzazione ai condomini (non basterebbe il consenso di uno soltanto). È tuttavia consentito fare foto all’edificio dall’esterno, ossia relativamente alla parte visibile dalla pubblica via.
Si può fare la foto a un giardino privato?
Il giardino privato non può essere oggetto di foto a meno che esso non sia visibile dall’esterno ossia dalla pubblica via. Tutto ciò che infatti si può vedere, ad occhio nudo, da un luogo pubblico (come appunto l’esterno di un giardino o di un edificio) può essere oggetto di fotografie.
Si può fare la foto a una caserma?
Fotografare una caserma, la questura o qualsiasi comando della polizia è possibile solo se la foto viene scattata dall’esterno ossia all’edificio e non anche agli uffici interni. Inoltre non deve essere violata la riservatezza degli agenti (che non devono apparire nelle immagini), né quella di documenti segreti o altri dati sensibili.
Si può fare una fotografia a una scuola?
L’esterno della scuola può essere fotografo a condizione che non appaiano minori. All’interno della foto invece è sempre vietato effettuare foto e video poiché sono coinvolti soggetti non ancora maggiorenni. E se la foto ha ad oggetto solo corridoio o aule, la foto è ammessa solo se il regolamento scolastico non contiene espliciti divieti.
Approfondimenti
Regole privacy per foto e video
Lecito scattare fotografie senza consenso?
note
[1] Cass. sent. n. 9446 del 2018.