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Cos’è il piano genitoriale

10 Marzo 2023 | Autore:
Cos’è il piano genitoriale

La riforma Cartabia ha inserito l’obbligo, per i genitori che si separano, di depositare, insieme al ricorso alla comparsa di risposta, il piano genitoriale: ecco qual è il suo contenuto.  

La riforma ha ben voluto porre l’attenzione al superiore interesse del minore e tutelarlo da qualsiasi atto arbitrario dei genitori che possa lederli nella loro integrità psico-fisica.

Oltre a prevedere l’obbligatorietà del curatore speciale all’art. 473 bis n.7 e 8, ha introdotto il Piano genitoriale all’art. 473 bis comma 4 c.c..

Ma cos’è il piano genitoriale? Non è altro che uno schema molto dettagliato ove si racchiude l’intera quotidianità del minore (o minori), in cui vengono specificati:

  • i giorni di visita dei genitori;
  • le responsabilità a carico di ciascuno dei due;
  • il nominativo del medico curante;
  • le attività scolastiche;
  • le attività extra-scolastiche;
  • le attività di dopo scuola;
  • le vacanze estive (o invernali);
  • le attività religiose seguite dal minore (es. catechismo);
  • le amicizie frequentate dal minore;
  • eventuali patologie di cui soffre il minore;

Insomma il Giudice deve avere a sua disposizione una vera e propria bacheca ove viene indicato tutto quanto riguarda la vita dei minori. Così da avere una “fotografia” immediata del percorso educativo, sanitario ed esistenziale (anche prima della crisi familiare).

Ti faccio un esempio. Vedi la tabella qui sotto:

VISITE MEDICHE

I genitori discuteranno di tutte le cure mediche, psicologiche, terapeutiche, oculistiche, odontoiatriche, dentali, ortodontiche.

In caso di malattia, incidenti o ospedalizzazioni del minore, il genitore che ne è al corrente avvertirà immediatamente l’altro genitore.

Il genitore che programma gli appuntamenti per il minore informerà l’altro genitore <…> giorni                             prima in modo che costuipossa partecipare.

I genitori hanno concordato i seguenti operatori sanitari:

Pediatra  <…>

Odontoiatra  <…>

Ortodontista  <…>

Oculista  <…>

Psicologo  <…>

Le spese mediche dovranno essere pagate da:

Madre                    %                    □ Padre         %

Le spese dell’odontoiatra dovranno essere pagate da:

Madre                    %                    □ Padre         %

Le spese psicologiche, terapeutiche dovranno essere pagate da:

Madre                    %                    □ Padre         %

Altre spese sostenute  <…>  dovranno essere pagate da:

Madre                    %                    □ Padre         %

Devono essere inseriti i riferimenti ai redditi e patrimoni?

Nel piano genitoriale non andranno inseriti i riferimenti ai redditi dei coniugi né alle loro proprietà immobiliari o mobiliari.

Queste informazioni, tuttavia, andranno inserite nel ricorso introduttivo e i documenti dovranno essere allegati allo stesso atto, tra cui:

  • cud ultimi tre anni;
  • documenti che attestano la proprietà di beni immobili o mobili registrati;
  • estratti conto dei rapporti bancari e finanziari dell’ultimo triennio.

Dove si deposita il piano genitoriale?

Il piano genitoriale andrà allegato e depositato da parte ricorrente (colui che da inizio al giudizio) insieme al ricorso introduttivo del giudizio in Tribunale. Dunque il documento contenente il piano, insieme a tutta la documentazione probatoria cui si fa riferimento, andrà depositato nell’atto introduttivo del giudizio.

Mentre il resistente (comunemente detto convenuto) dovrà allegare il piano genitoriale alla propria memoria di costituzione e risposta in base al richiamo dell’art. 473 bis n.16 c.c..

Cosa succede se un genitore non rispetta il Piano genitoriale?

La riforma ha previsto che in caso di violazione delle disposizioni contenute nel piano genitoriale, il genitore inadempiente potrà essere multato. Ebbene si! Il genitore che non rispetta il piano potrà subire una multa fino a 5.000,00 euro.

Ma perché la riforma ha previsto questa sanzione amministrativa? La ragione sta proprio nella tutela del minore nei confronti di genitori che siano di pregiudizio ai suoi interessi e dunque possano ostacolare una sana ed equilibrata crescita; oltre a poter ostacolare l’altro genitore che invece rispetta pedissequamente quanto statuito nel piano (un rimedio all’ex art. 709 ter c.p.c. che prevedeva il c.d “rimprovero” del Giudice al genitore che non rispettava quanto deciso nel ricorso sul diritto di visita e il pagamento dell’assegno di mantenimento).

Il Giudice deve ascoltare i figli prima di approvare il piano genitoriale?

Visto che lo scopo del piano genitoriale è tutelare il superiore interesse del minore, il Tribunale ha la possibilità (dunque può scegliere se farlo o meno) di ascoltare i minori quando ritenga che una delle disposizioni inserite nel piano sia di pregiudizio (dunque leda) i loro interessi.

Il Giudice prima di disporre l’ascolto del minore dovrà valutare la sua capacità di discernimento, ossia se è capace di intendere e di volere, e valutare se l’ascolto non lo pregiudichi, dopodichè lo ascolterà.

I minori potranno essere ascoltati anche mediante “ascolto protetto” o “ascolto assistito” da figure professionali che fungeranno da “ausiliari” del Giudice, come ad esempio psicologi o pedagogisti, per evitare un eventuale trauma. Infatti spesso per l’ascolto dei minori si preferisce un ambiente neutro (che non sia un’aula di Tribunale).



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