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Quanto dura la garanzia legale?

17 Marzo 2023 | Autore:
Quanto dura la garanzia legale?

Entro quando è possibile segnalare al venditore il difetto di un prodotto acquistato? Quali sono i diritti del consumatore? Il ruolo dell’Antitrust.

Il Codice del consumo prevede la cosiddetta garanzia legale di conformità a tutela di chi acquista un prodotto difettoso, malfunzionante o che non corrisponde all’uso dichiarato dal venditore. Questa copertura, però, ha una scadenza: quanto dura la garanzia legale?

Per i beni nuovi, la durata della garanzia legale è di due anni, che decorrono dalla data di consegna della merce.

Per i beni usati, il venditore e il compratore possono accordarsi su un periodo minore ma, comunque, non inferiore ad un anno.

La garanzia legale deve essere fatta valere entro due mesi dalla scoperta del difetto: occorre quindi conservare sempre la prova di acquisto (ricevuta fiscale o scontrino, ma anche la ricevuta del pagamento con carta di credito o Bancomat oppure l’estratto conto della banca da cui risulti l’acquisto effettuato in quel punto vendita).

In sostanza, il consumatore ha un termine massimo di 26 mesi (24 mesi di garanzia più 2 mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto) dalla consegna del bene.

Le clausole inserite da professionisti in contratti o condizioni generali di contratto che limitano la durata della garanzia legale o la escludono possono integrare clausole vessatorie e, quindi, sono nulle.

Garanzia legale: i diritti del consumatore

In presenza di un vizio di conformità, il consumatore ha diritto, a sua scelta:

  • alla riparazione del bene difettoso;
  • alla sostituzione della merce.

In entrambi i casi, l’acquirente non dovrà sostenere alcuna spesa, a meno che la soluzione richiesta sia impossibile o eccessivamente oneroso. Se sostituzione o riparazione non sono possibili il consumatore ha comunque diritto:

  • alla riduzione del prezzo;
  • ad avere indietro una somma, commisurata al valore del bene, a fronte della restituzione al venditore del prodotto difettoso.

Il consumatore può far valere i propri diritti in materia di garanzia legale rivolgendosi direttamente al venditore del bene, anche se diverso dal produttore.

Garanzia legale: gli obblighi del venditore

Quando il consumatore fa valere i suoi diritti sulla garanzia legale, il venditore è tenuto a prendere in consegna il prodotto difettoso per verificare se il malfunzionamento dipenda o meno da un vizio di conformità.

Nel dettaglio:

  • per i difetti che si manifestano nei primi sei mesi dalla data di consegna del prodotto, la verifica è sempre a carico del venditore in quanto si presume che esistessero al momento della consegna;
  • successivamente, nel solo caso in cui il malfunzionamento non dipenda da un vizio di conformità, può essere chiesto al consumatore il rimborso del costo – ragionevole e preventivamente indicato – che il venditore abbia sostenuto per la verifica.

Una volta riscontrato il vizio di conformità, il venditore deve effettuare la riparazione o la sostituzione del bene entro un congruo tempo dalla richiesta e senza addebito di spese al consumatore.

Garanzia legale: chi ha l’onere di provare il difetto?

L’onere della prova è distribuito tra venditore e consumatore, in base al momento in cui i difetti si presentano. Si possono, infatti, verificare due diverse situazioni:

  • salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro sei mesi dalla consegna del bene esistessero già a tale data e, pertanto, in questo caso spetterà al venditore dimostrare che il bene era pienamente conforme, cioè che il difetto lamentato dal consumatore è sopravvenuto successivamente alla consegna;
  • se i difetti si manifestano invece dopo sei mesi dalla consegna, sarà il consumatore a dover provare che il difetto fosse presente al momento della consegna.

Comportamento scorretto del venditore: cosa fare?

Il Codice del Consumo vieta e sanziona per pratica commerciale scorretta i comportamenti di rivenditori e produttori che:

  • inducano in errore il consumatore sull’esistenza o sulle modalità di esercizio della garanzia legale;
  • ostacolino l’esercizio del diritto alla garanzia legale.

L’episodio può essere segnalato all’Antitrust: l’Autorità, infatti, può:

  • accertare la violazione;
  • imporre la cessazione della condotta contraria alla legge;
  • sanzionare i responsabili fino a un massimo di cinque milioni di euro;
  • verificare la presenza di eventuali clausole vessatorie.

È possibile mettersi in contatto con l’Antitrust telefonando al numero verde 800 166 661, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14. Le segnalazioni, però, devono essere inviate compilando il modulo disponibile nella sezione «Consumatore» del sito agcm.it e inviandolo:

  • direttamente via Internet in formato elettronico;
  • via fax al numero 06 85821256;
  • per posta all’indirizzo: Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Piazza Verdi, 6/a – 00198 Roma.


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