Disability card: cos’è e a cosa serve


Come funziona il tesserino che attesta l’invalidità e l’handicap: come si ottiene e quando sostituisce i certificati medici e gli altri documenti cartacei.
Le persone diversamente abili non hanno soltanto difficoltà di movimento o nella vita di relazione: talvolta si trovano costrette a dover dimostrare con un documento la loro condizione e il tipo di handicap da cui sono affetti. Questo è molto triste e frustrante, come ad esempio quando si parcheggia in uno spazio riservato agli invalidi e sorgono contestazioni con i vigili o i residenti in zona.
Per venire incontro a queste esigenze, da qualche anno è stata introdotta la Carta europea della disabilità, in breve la disability card. Vediamo cos’è e a cosa serve questo importante tesserino, che parla da solo e non richiede altro: viene rilasciato dall’Inps, su domanda dell’interessato o dei suoi familiari, ed evita di dover esibire ogni volta, nelle varie occasioni, i certificati medici ed i verbali di disabilità rilasciati dalle commissioni dell’Azienda sanitaria. In poche parole, è un documento che semplifica la vita ai disabili e permette loro di non doversi scontrare con gli ostacoli della burocrazia.
Indice
Cos’è la Disability card?
La Carta europea della disabilità – comunemente chiamata Disability card – è stata introdotta a livello europeo nel 2013 al fine di promuovere e proteggere i diritti delle persone con disabilità, in modo da consentire la loro piena inclusione nella vita sociale.
In Italia la Disability card viene rilasciata dall’Inps con una procedura telematica, e il tesserino plastificato, stampato dall’ Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, viene recapitato per posta al domicilio del richiedente.
Chi può chiedere la Disabiliy card?
Possono richiedere la Carta europea della disabilità, gratuitamente, con la procedura guidata online disponibile sul sito dell’Inps:
- gli invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata di grado pari o superiore al 67%;
- gli invalidi civili minorenni;
- i percettori di indennità di accompagnamento;
- coloro che sono muniti della certificazione rilasciata ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 104 (disabilità grave);
- i ciechi ed i sordi civili;
- gli invalidi e inabili al lavoro, riconosciuti tali ai sensi della Legge 222/1984 e gli inabili alle mansioni;
- gli invalidi sul lavoro con invalidità certificata pari o superiore al 35%;
- i titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.
Cosa contiene la Disability card?
La Disability card contiene i seguenti dati personali del titolare:
- il nome, il cognome e la data di nascita;
- una fotografia (quella che, nella domanda, era stata inviata in formato digitale), in formato foto tessera;
- il numero seriale della Carta e la data di scadenza (la tessera dura 10 anni ed è rinnovabile);
- un’indicazione se il titolare necessita di accompagnamento o di maggiore sostegno;
- il QR Code, che contiene le informazioni relative all’esistenza della condizione di disabilità;
- la scritta in codice Braille “EU Disability Card”.
A cosa serve la Disabiliy card?
Un DPCM (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) del 6 novembre 2020 definisce i criteri per il rilascio della Carta europea della disabilità in Italia. Questa normativa prevede espressamente che i titolari della disability card possono ottenere le agevolazioni previste nei loro confronti (ad esempio, le convenzioni esistenti con musei e strutture ricettive o ricreative) con la semplice esibizione della Carta, e dunque «senza ulteriori formalità o richieste da parte delle amministrazioni dello Stato dei soggetti pubblici e privati che hanno sottoscritto le convenzioni, salvo la verifica della titolarità della Carta».
Pertanto – come si legge sul sito del ministero delle Disabilità – «per certificare la propria condizione di disabilità basta esibire la Carta Europea della Disabilità e permettere la lettura del relativo QR Code all’operatore incaricato attraverso uno smartphone dotato di fotocamera e collegamento ad internet». Non occorre altro, perché «la Carta Europea della Disabilità sostituisce a tutti gli effetti i certificati cartacei e i verbali attestanti la condizione di disabilità».
Disability card e contrassegno CUDE
Abbiamo visto che la Disabiliy card è in grado di sostituire efficacemente tutte le altre tradizionali certificazioni. A tal proposito il ministero per le Disabilità ha recentemente precisato (rispondendo al quesito di un disabile, pubblicato sul Corriere della Sera – Salute) che «la Disability card può essere esibita, in sostituzione delle altre certificazioni, anche ai fini del rilascio del Contrassegno CUDE», anch’esso unificato a livello europeo, che viene rilasciato dal Comune per parcheggiare negli spazi riservati ai diversamente abili o per accedere nelle zone a traffico riservato: i funzionari, infatti – precisa il ministero – possono «utilizzare la Carta per verificare, con procedura telematica, il tipo o il grado di disabilità e, quindi, la sussistenza o meno dei requisiti necessari ai fini del rilascio o del rinnovo del CUDE».