Chi paga se un cane viene investito?


Incidente stradale causato dall’attraversamento della strada da parte di un animale domestico con il guinzaglio: ne risponde il proprietario o l’automobilista?
La presenza di animali domestici in strada può creare non pochi problemi per gli automobilisti, in particolare se questi animali non sono adeguatamente controllati dai loro proprietari. Ciò può comportare rischi per la sicurezza stradale, in quanto gli animali potrebbero attraversare la carreggiata improvvisamente e causare incidenti.
Tuttavia, quando si verificano incidenti in cui è coinvolto un animale domestico, la questione della responsabilità non è sempre chiara. In particolare, in caso di incidente causato da un animale domestico che invade la strada, di chi è la responsabilità? Chi paga se un cane viene investito? E chi risarcisce l’automobilista che, a causa dell’animale, ha sbandato andando a sbattere contro un muro o il guardrail?
Una recente ordinanza della sesta sezione civile della Cassazione [1] ha stabilito importanti precisazioni in merito. Cerchiamo di spiegarli in modo pratico.
Indice
Cane invade la strada e viene investito: chi risarcisce?
Il punto è trovare il responsabile tra padrone del cane che invade la strada e automobilista che lo investe.
Al primo potrebbe essere ascritta la disattenzione nel non aver saputo tenere a bada il proprio animale: e la giurisprudenza ritiene che laddove vi sia il rischio di un comportamento anomalo da parte dell’animale, il proprietario deve sempre munirlo di guinzaglio.
Al secondo invece potrebbe essere contestata la velocità inappropriata o la disattenzione o semplicemente l’incapacità di frenare laddove avrebbe potuto farlo in tutta sicurezza, senza il rischio di provocare un tamponamento a catena con le auto che provenivano da dietro.
In questi casi come ragionerà un eventuale giudice?
Chiariamo innanzitutto un principio fondamentale: l’automobilista che va a sbattere per colpa del cane non può essere risarcito dalla sua assicurazione. E ciò perché la polizza rc-auto copre solo gli incidenti derivanti dalla «circolazione stradale» e quindi solo quelli che coinvolgono almeno due veicoli.
Quindi, l’unica speranza per l’automobilista che abbia distrutto l’auto a causa del cane che attraversa la strada è scaricare la colpa sul proprietario di quest’ultimo e ottenere da lui il risarcimento.
Dall’altro lato, non sarà ugualmente l’assicurazione a risarcire il proprietario dell’animale per le stesse ragioni che abbiamo enunciato sopra, non trattandosi di un incidente dovuto alla circolazione. Dunque, il solo modo per il titolare del cane di ottenere i danni economici e morali per la morte o per le ferite procurate al suo fido compagno è di dimostrare la responsabilità dell’automobilista.
Ma come si fa a dimostrare di chi è la responsabilità: se dell’automobilista o del proprietario del cane? Vediamo cosa ha detto a riguardo la Cassazione.
Cane invade la strada e viene investito: di chi è la colpa?
Non c’è alcun risarcimento automatico né per l’automobilista coinvolto in un incidente stradale causato da un cane che invade la carreggiata, né per il proprietario del cane stesso. Se non ci sono prove conclamate dell’esclusiva responsabilità di uno dei due, il giudice – in un eventuale processo – disporrà il cosiddetto concorso di colpa, attribuendo la colpa al 50% ai due soggetti.
Secondo la Cassazione, quando si verifica un incidente tra un veicolo e un animale, c’è una presunzione di pari responsabilità sia a carico del conducente del veicolo che del proprietario dell’animale. Se uno solo dei soggetti riesce a superare la presunzione posta a suo carico, la responsabilità ricade sull’altro soggetto. Invece, se nessuno dei due soggetti riesce a fornire la prova liberatoria, la responsabilità grava su entrambi a metà.
Questo significa che, in caso di incidente causato da un cane che invade la strada, la responsabilità non è automaticamente attribuita al proprietario dell’animale, ma deve essere valutata caso per caso. Se il conducente del veicolo ha svolto una manovra scorretta, ad esempio, la sua responsabilità sarà equiparata a quella del proprietario dell’animale.
In conclusione, la responsabilità per un incidente causato da un cane che invade la strada è una questione che dipende dalle circostanze specifiche del caso.
Come farsi risarcire il danno per il cane investito?
Il padrone che voglia farsi risarcire i danni economici (derivanti dal prezzo pagato per l’acquisto del cane in caso di decesso o per le cure veterinarie in caso di ferite) e i danni morali (derivanti, in caso di decesso dell’animale, per il dolore interiore) deve dimostrare:
- di aver fatto di tutto per tenere a bada e governare il cane, munendolo innanzitutto di guinzaglio;
- che l’esclusiva responsabilità dell’investimento è dell’automobilista, per non aver questi rispettato le regole di diligenza e di prudenza imposte dal codice della strada.
In tali casi bisognerà agire contro l’automobilista attraverso una causa civile.
Non è invece possibile denunciare l’automobilista che invade il cane, a meno che non si dimostra che l’ha fatta apposta. Difatti, il reato di uccisione di animale non copre le condotte colpose come quella in commento.
Dunque, l’unica strada da percorrere è di ottenere il risarcimento dimostrando la colpa dell’accaduto in capo al conducente.
Ma se l’automobilista dovesse a sua volta provare di aver tenuto una condotta di guida prudente e diligente, allora la responsabilità verrebbe imputata esclusivamente al proprietario del cane che non avrebbe pertanto diritto ad alcun ristoro economico.
note
[1] Cass. ord. n. 16550/22.