Le funzioni dell’ufficio che rappresenta il Governo a livello provinciale: dal coordinamento della Protezione civile alle multe o al commissariamento di Comuni.
Una volta era soltanto «la Prefettura». Dal 1999 [1], a quella dicitura è stata aggiunta la sigla UtG, che sta per Ufficio territoriale del Governo. A capo di questo ufficio c’è sempre il Prefetto. È cambiata solo l’intestazione oppure ci sono delle competenze diverse? A che cosa serve la Prefettura? O meglio sarebbe dire, la «Prefettura-UtG»?
Le funzioni sono, più o meno, sempre quelle: la Prefettura resta un organo periferico del Governo, più specificatamente del ministero dell’Interno, come sede di rappresentanza dell’Esecutivo in ogni provincia. «Più o meno» significa che a quelle che aveva in passato se ne sono aggiunte delle nuove.
Nel dettaglio, la Prefettura:
- scioglie i consigli comunali e propone al ministero dell’Interno la revoca del mandato di un sindaco, ad esempio quando ci sono dei sospetti di infiltrazioni mafiose;
- si occupa della gestione e dell’appalto delle strutture di accoglienza per immigrati;
- interviene in caso di emergenze e calamità naturali, coordinando il lavoro della Protezione civile.
- cura l’organizzazione delle elezioni e delle consultazioni referendarie, insieme agli appositi uffici elettorali;
- svolge funzioni di generale garanzia del normale funzionamento e costituzione degli organi elettivi di Comuni e Province;
- in casi particolari, nei Comuni dove il consiglio comunale è stato sciolto, invia dei commissari con il compito di assicurare il funzionamento dei servizi fino allo svolgimento delle nuove elezioni;
- svolge attività di raccordo nei confronti delle amministrazioni locali e, per tale attività, è supportato da una Conferenza permanente che presiede, composta anche dai dirigenti delle strutture periferiche regionali dello Stato;
- esercita la vigilanza sulle funzioni statali svolte dai sindaci in qualità di ufficiali di governo;
- svolge attività di mediazione nelle vertenze di lavoro e di garanzia dei servizi pubblici essenziali.
Inoltre, la Prefettura-UtG eroga ai cittadini servizi che riguardano:
- autorizzazioni, certificazioni e riconoscimenti (ad esempio, in materia di antimafia, porto d’armi, riconoscimento giuridico di enti di culto o di enti, associazioni e fondazioni);
- immigrazioni (cittadinanza e richiesta di asilo politico per i rifugiati);
- sanzioni al Codice della strada (fermi amministrativi, ricorsi contro le sanzioni per violazioni al Codice della strada, sospensione della patente di guida);
- sanzioni amministrative in materie depenalizzate, sanzioni per assegni bancari e postali, ruoli esattoriali;
- solidarietà ed assistenza (come nei casi di richiesta di accesso al fondo di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, dell’usura o dell’estorsione);
- stato civile e anagrafe (ad esempio per il cambiamento del cognome o del nome di minori o di maggiorenni);
- la toponomastica.
Essendo, come detto, il rappresentante del Governo nella provincia in cui è insediato, il Prefetto interviene tutti i settori dell’Amministrazione statale, dalla la sicurezza sulle strade alla tutela del territorio e dei cittadini. A tal fine, il Prefetto può avvalersi di tutte le forze di polizia presenti sul territorio come, ad esempio:
- Carabinieri;
- Polizia di Stato;
- Guardia di Finanza;
- Corpo forestale;
- Polizia penitenziaria.
Nell’esercizio delle sue funzioni il Prefetto adotta provvedimenti amministrativi sotto forma di ordinanze o di decreti.
Il Prefetto del capoluogo di Regione rappresenta lo Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie locali, coadiuvato da una conferenza permanente, da lui presieduta e composta anche dai dirigenti regionali delle strutture periferiche regionali dello Stato.
La Prefettura, nell’ambito della difesa civile, serve ad assicurare i contributi che le Amministrazioni civili possono essere chiamate a prestare in occasione di cooperazione per la gestione delle crisi internazionali. E poi, si occupa:
- in materia di sicurezza civile, del disinnesco degli ordigni bellici, in collaborazione con il ministero della Difesa;
- del trasporto aereo urgente degli ammalati gravi nei soli casi di imminente pericolo di vita, quando non sono trasportabili con altri mezzi e se non esiste in loco la possibilità di assisterli adeguatamente.
note
[1] D.lgs. n. 300/1999 del 30.07.1999.