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Locale commerciale in affitto: pagamento spese condominiali

3 Maggio 2023 | Autore:
Locale commerciale in affitto: pagamento spese condominiali

Scopri tutto ciò che devi sapere sul pagamento delle spese condominiali quando si affitta un negozio e sui diritti dell’inquilino in tale situazione.

Chi sottoscrive un contratto di locazione a uso commerciale per un appartamento posto al piano terra di uno stabile può chiedersi se sia tenuto al pagamento delle spese condominiali. Il dubbio sorge spontaneo tutte le volte in cui, avendo un accesso autonomo al locale, l’affittuario non fruisce di una serie di servizi come le scale, l’ascensore, la pulizia dei locali e il citofono. In questo articolo, analizzeremo le normative e le sentenze della giurisprudenza che disciplinano il pagamento delle spese condominiali da parte di chi prende in affitto un locale commerciale e spiegheremo quali sono i diritti dell’inquilino in queste situazioni, con esempi pratici per una migliore comprensione.

Un locale commerciale al piano terra deve partecipare alle spese condominiali? 

Secondo la Corte di Cassazione, anche un locale commerciale al piano terra è tenuto a partecipare alle spese condominiali per la pulizia dell’androne, per la riparazione della porta e per altre spese, come quelle di amministrazione, postali e di videosorveglianza. Questo perché non conta l’uso effettivo che si fa dei beni e dei servizi condominiali ma quello potenziale. Pertanto il proprietario e l’affittuario di un negozio al piano terra, potendo comunque – se volessero – accedere alle aree comuni del condominio – devono partecipare alle spese di gestione delle stesse, seppur in misura minore rispetto agli altri condomini.

Quando non sono dovute le spese per il citofono?

Se il locale commerciale non è allacciato all’impianto citofonico, non sono dovute le spese relative a manutenzione o riparazione, salvo specifiche clausole del regolamento condominiale.

Quali sono i diritti dell’inquilino riguardo alle spese condominiali?

Per legge, l’inquilino deve pagare le spese condominiali al locatore e non già al condominio. Egli infatti ha un rapporto contrattuale con il proprietario dell’immobile e non può considerarsi un condomino. Sicché, in caso di morosità, è il locatore ad agire contro di lui e non l’amministratore di condominio. 

Il locatore richiede le spese condominiali concordate nel contratto di locazione. 

Quali spese sono a carico dell’inquilino?

In caso di mancata indicazione nel contratto di affitto delle spese condominiali a carico dell’inquilino quest’ultimo deve farsi carico delle spese relative ai consumi ordinari, alle quote relative alla pulizia dell’androne e degli altri spazi comuni, la videosorveglianza e, se di modesta entità, le spese per la riparazione del portone comune. Se invece si tratta di interventi di natura straordinaria e costosi, la spesa è a carico del proprietario. Le spese di amministrazione sono anch’esse a carico del proprietario.

L’articolo 9 della legge 392/1978 prevede che l’inquilino abbia diritto di conoscere, chiedendola al proprietario, l’indicazione specifica delle spese addebitate, con la menzione dei criteri di ripartizione, e di prendere visione dei documenti giustificativi delle spese effettuate.

L’inquilino ha diritto di intervenire nelle delibere dell’assemblea condominiale?

L’articolo 10 della legge 392/1978 prevede che l’inquilino abbia diritto di voto nelle delibere dell’assemblea condominiale relative alle spese e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento dell’aria. Inoltre, l’inquilino ha diritto di intervenire, senza diritto di voto, sulle delibere relative alla modificazione degli altri servizi comuni.

Quali sono i passi da seguire se l’inquilino contesta le spese addebitate?

Se l’inquilino ritiene che le spese addebitate non siano corrette, può richiedere al locatore l’indicazione specifica delle spese, i criteri di ripartizione e visionare i documenti giustificativi. In mancanza di tali indicazioni, l’inquilino può rifiutarsi di pagare. 

In caso di disaccordo, l’inquilino può eventualmente rivolgersi a un avvocato o a un consulente legale per discutere la situazione e valutare le azioni legali da intraprendere.

È possibile per l’inquilino partecipare direttamente alle assemblee condominiali?

La legge prevede che l’inquilino abbia diritto di voto nelle delibere dell’assemblea condominiale relative alle spese e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento dell’aria, e di intervenire senza diritto di voto sulle delibere relative alla modificazione degli altri servizi comuni. Pertanto, l’inquilino può partecipare alle assemblee condominiali in queste circostanze.



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