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Cosa mettere per non far parcheggiare?

17 Maggio 2023 | Autore:
Cosa mettere per non far parcheggiare?

Scopri come evitare l’inconveniente di trovare un’altra auto parcheggiata davanti alla tua abitazione: dai dissuasori di sosta a forma di panettone al passo carrabile, le catene e il cartello.  

Chi non ha mai vissuto l’irritazione di scoprire un’auto sconosciuta parcheggiata proprio davanti al proprio ingresso? Ma come fare per evitare questa situazione? È possibile garantirsi il diritto di parcheggiare davanti alla propria casa? E quali sono i passaggi necessari per richiedere un passo carrabile o per installare un dissuasore di parcheggio? In questo articolo vedremo cosa mettere per non far parcheggiare: esploreremo insieme la procedura passo dopo passo, con l’obiettivo di chiarire ogni dubbio e facilitare l’accesso a questa possibilità per tutti.

Oggetti che non richiedono autorizzazione

Dobbiamo fare una premessa. La possibilità di posizionare oggetti, dissuasori di parcheggio, passi carrabili, catene e altre delimitazioni è diversa a seconda che l’area che si intende proteggere sia pubblica, condominiale o privata.

Nel caso di suolo pubblico, qualsiasi tipo di installazione deve essere previamente autorizzata dal Comune, anche quella più leggera. Difatti: 

  • in caso di posizionamento di sedie, cassette di legno e altri oggetti facilmente rimovibili per delimitare un parcheggio, senza che l’area sia stata assegnata dal Comune al soggetto in questione, si rischia una sanzione amministrativa da 169 a 680 euro;
  • in caso di posizionamento di sbarre, cancelli e altre opere saldamente ancorate al suolo, tali cioè da non essere facilmente rimovibili, si rischia una incriminazione penale per il reato di invasione di terreni ed edifici, punito con la reclusione fino a due anni e una multa da 103 a 1.032 euro.

Nel caso di suolo privato, invece, le opere di tipo leggero, facilmente rimovibili, possono essere poste senza alcuna limitazione e senza bisogno di autorizzazioni. Si pensi a due piccoli pali di plastica, con un basamento leggero, uniti da una catena. Invece le opere che comportino una modifica permanente del suolo, come ad esempio un dissuasore di parcheggio di cemento, richiede il permesso del Comune.

Anche la predisposizione di un passo carrabile richiede un’apposita procedura, come vedremo a breve.

Infine, nell’ambito degli spazi condominiali, la delimitazione delle aree di parcheggio, anche se assegnate dall’assemblea sulla base di un regolamento interno, richiede l’autorizzazione del condominio medesimo. 

Cartelli con avvisi

È sempre possibile posizionare un cartello fai-da-te con l’avviso «area privata: vietato il parcheggio», ma questo non deve rappresentare la classica segnaletica stradale, come il divieto di sosta o il passo carrabile se non ha prima ottenuto l’autorizzazione del Comune. Insomma, si deve trattare di un avviso ma non dell’imitazione di un segnale stradale “ufficiale”.

Le catene

Come anticipato, la catena può essere legale solo su un’area privata. Tuttavia, in tale ipotesi, è meglio ancorarla a due pali non saldamente ancorati al suolo; diversamente bisognerà rivolgersi al Comune per verificare se tale opera, in quanto comporta una modifica definitiva del suolo, necessita del permesso di costruire.

Il passo carrabile

Per proteggere il tuo parcheggio privato, la prima azione da intraprendere è quella di richiedere un passo carrabile. Per farlo, dovrai presentare una domanda all’ufficio edilizia del tuo Comune. Se la strada non è di competenza comunale, dovrai avanzare la tua richiesta alla Provincia o all’Anas.

Per la tua richiesta, dovrai allegare una serie di documenti. Oltre ai tuoi dati anagrafici, residenza o domicilio, e codice fiscale, dovrai specificare l’indirizzo dove sarà collocato il cartello del passo carrabile. Inoltre, dovrai presentare una copia tripla della planimetria catastale, prove fotografiche del luogo, e la copia del nulla osta rilasciato al proprietario della strada, nel caso questa non sia di proprietà comunale.

Per ottenere l’autorizzazione per il passo carrabile, dovrai pagare i cosiddetti diritti di istruttoria della pratica e una marca da bollo di 16 euro.  

Dopo aver presentato la domanda, dovrai attendere un periodo che va dai 15 ai 20 giorni per ricevere l’autorizzazione e il relativo cartello che segnala il divieto di sosta.

Come deve essere il cartello del Passo Carrabile?

Il cartello del passo carrabile deve essere conforme a specifiche regole. Non può essere un prodotto fai-da-te, poiché rischi di incorrere in sanzioni pecuniarie. Deve riportare il nome del Comune che ha rilasciato il permesso, il suo simbolo, il numero dell’autorizzazione e il simbolo del divieto di sosta.

Se esponi un cartello senza l’adeguato permesso, o se apri nuovi accessi al suolo pubblico senza autorizzazione, potresti essere soggetto a una multa da un minimo di 41 euro a un massimo di 674 euro, a seconda della gravità dell’infrazione.

I dissuasori di sosta

Per contrastare il fenomeno del parcheggio abusivo, esistono strumenti efficaci come i dissuasori di sosta.

I dissuasori di sosta possono assumere forme differenti: pali, paletti, fioriere, ma anche dissuasori automatici o manuali. Ogni tipologia di dissuasore svolge un ruolo ben preciso: delimitare i confini stradali, garantire la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, riservare e proteggere posti auto specifici o, ancora, demarcare aree private o pubbliche. Questi dispositivi sono particolarmente utili nelle zone dove è permesso parcheggiare, nelle aree pubbliche e nei pressi delle abitazioni.

Tuttavia, l’installazione di tali dispositivi deve seguire regole ben precise, delineate dal Codice della strada. Questo regolamento prevede infatti norme specifiche sia in termini di permessi da richiedere che di caratteristiche della struttura dei dissuasori.  

La legge prevede che l’Ente proprietario della strada possa scegliere la soluzione più adatta alle necessità specifiche, alle tradizioni locali e all’ambiente urbano, purché il dissuasore scelto non rappresenti un pericolo per gli utenti. Per garantire la sicurezza, è fondamentale che i dissuasori siano sempre ben visibili, soprattutto in condizioni notturne, e che siano armoniosamente integrati con gli altri arredi stradali.

L’installazione di dissuasori di sosta richiede un’autorizzazione specifica da parte dell’Ente proprietario della strada (di norma il Comune). Questo processo prevede la presentazione di una documentazione precisa. Il costo di installazione, rimozione, manutenzione e/o sostituzione dei dissuasori è interamente a carico del richiedente. Nonostante ciò, il Comune o l’Ente proprietario della strada può decidere di negare l’autorizzazione per l’installazione dei dissuasori, valutando non solo le caratteristiche del dispositivo, ma anche la viabilità e la sicurezza dell’area interessata.

È possibile installare dissuasori di sosta anche nelle aree condominiali, sempre previa autorizzazione da parte del Comune. In questi casi, è necessario convocare un’assemblea condominiale per prendere una decisione condivisa e ripartire equamente le spese necessarie.

Cosa succede nel cortile condominiale?

Nel contesto condominiale, la questione del parcheggio davanti al cancello di casa si complica un po’. In questo caso, dovrai chiedere l’autorizzazione all’assemblea di condominio. Se la maggioranza dei condomini è d’accordo, potrai avere l’uso esclusivo di quel spazio per parcheggiare la tua auto. Tuttavia, l’uso di quel spazio non può essere completamente precluso agli altri condomini.

La legge dice che in condominio ciascuno è libero di lasciare la propria auto nel cortile (salvo diversa destinazione contenuta nel regolamento). Il condominio però può approvare un regolamento sull’uso rotatorio degli spazi, specie se non sono sufficienti a ospitare le auto di tutti. Non è possibile occupare più di un posto auto ad appartamento e, in questo caso, chi ha più millesimi non ha diritto a un’area più grande. 



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