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L’Amministratore di condominio ha diritto alla copia del rogito?

17 Maggio 2023 | Autore:
L’Amministratore di condominio ha diritto alla copia del rogito?

Le Informazioni essenziali da condividere nel registro dell’Anagrafe condominiali. Questo articolo illustra l’importanza della privacy nel trasferimento di proprietà immobiliari, mettendo l’accento sulle informazioni che l’amministratore di condominio può richiedere in caso di vendita.  

Hai mai acquistato una proprietà in un condominio? Sai quali informazioni dovresti condividere con l’amministratore del condominio? In un’ipotesi del genere ti sarà di certo capitato di sentirti richiedere dall’amministratore la copia dell’atto di vendita. Ma una pretesa del genere sarebbe legittima o invaderebbe eccessivamente la tua privacy? In questo articolo, discuteremo del problema: vedremo se l’amministratore di condominio ha diritto alla copia del rogito per aggiornare il registro dell’Anagrafe condominiale e come tale attività dovrebbe rispettare la riservatezza dei tuoi dati (come quelli relativi al prezzo che hai corrisposto al venditore per l’immobile).

Quali informazioni sulla vendita devono essere comunicate all’amministratore di condominio?

L’articolo 1130, n. 6, del Codice civile stabilisce che l’amministratore di un condominio ha il dovere di mantenere un registro chiamato anagrafe condominiale. Questo registro contiene le informazioni generali dei proprietari (nome, cognome, codice fiscale, residenza) e dei titolari di diritti reali (ad es. usufrutto) e personali di godimento (ad es. locazione). Tale registro agevola l’amministratore nell’individuare il condomino a cui inviare gli avvisi di convocazione dell’assemblea o contro cui agire in caso di contenzioso (si pensi all’ipotesi di mancato pagamento dei contributi condominiali).

Ma, cosa succede quando una proprietà viene venduta? 

Cosa succede quando una proprietà in condominio viene venduta?

Quando si vende un appartamento, è necessario informare l’amministratore del condominio circa il cambiamento dell’identità del proprietario indicandogli tutti i dati. Tuttavia, l’amministratore non ha il diritto di chiedere una copia dell’atto di vendita. Supponiamo, per esempio, che tu, come Tizio, decida di vendere la tua unità immobiliare a Caio. Se l’amministratore chiede di vedere l’atto di vendita, sarebbe una violazione della tua privacy. Ma allora cosa può esigere l’amministratore? Ne avevamo già parlato ampiamente nella guida Come comunicazione all’amministratore di condominio nuovo proprietario? Ribadiamo qui di seguito gli stessi concetti.

Quali informazioni possono essere richieste dall’amministratore di condominio?

L’amministratore di condominio può richiedere solo le informazioni essenziali per aggiornare il registro di anagrafe condominiale. Queste informazioni includono le generalità dei nuovi proprietari e dei titolari di diritti reali e personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o del domicilio, con i dati catastali di ciascuna unità immobiliare. L’amministratore non ha bisogno di conoscere l’importo del prezzo di acquisto, eventuali dettagli sul mutuo o altre forme di finanziamento, o l’importo del compenso al mediatore.

Se tali informazioni non vengono condivise, l’amministratore è tenuto a fare le ricerche nei pubblici registri ponendo la spesa a carico del nuovo condomino.

Cosa dice il Garante della privacy su questa questione?

Il Garante della privacy ha chiarito che la richiesta da parte dell’amministratore della copia dell’atto di vendita costituisce un eccesso. Se l’amministratore non riceve le informazioni necessarie, dovrebbe richiederle all’interessato prima di cercare autonomamente l’atto di acquisto presso i registri pubblici.

Quali sono i tuoi diritti durante il processo di vendita?

Durante il processo di vendita, hai il diritto di condividere solo le informazioni essenziali con l’amministratore del condominio. Non sei tenuto a condividere dettagli sul prezzo di acquisto, sul mutuo o su altre forme di finanziamento. Così puoi risolvere la questione facendoti rilasciare dal notaio che ha rogato l’atto una dichiarazione di avvenuta stipula . Tale dichiarazione deve comunque contenere tutte le indicazioni utili all’amministratore per l’aggiornamento dell’anagrafe condominiale, senza includere dettagli che non rientrano tra i dati necessari ai sensi dell’articolo 1130, n. 6, del Codice Civile.

Cosa fare se l’amministratore chiede più informazioni di quanto dovrebbe?

Se l’amministratore di condominio richiede più informazioni di quanto previsto dalla legge, è importante sapere come rispondere. Il Garante della privacy ha chiarito che l’amministratore non ha il diritto di richiedere una copia dell’atto di vendita o di cercare queste informazioni autonomamente. Se ti trovi in questa situazione, potresti ben limitarti a dare solo i dati essenziali oppure, se intendi dargli copia del rogito, puoi oscurare i dati sensibili presenti sull’atto, ad esempio con il “bianchetto” o con un pennarello di colore scuro. In tal modo nessuno leggerà le informazioni che vuoi tenere riservate e che non sono necessarie all’Anagrafe di condominio.

 



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