Bonus barriere architettoniche 75% anche per lavori dentro casa


Scopri come utilizzare il bonus al 75% per la rimozione di barriere architettoniche nel tuo appartamento e non solo in condominio. Detrazioni Irpef/Ires, beneficiari, esempi di lavori e limitazioni.
Fino al 2025, il bonus del 75% sui lavori di eliminazione delle barriere architettoniche può essere sfruttato non solo per i lavori sulle parti comuni del condominio (elevatori, ascensori, ecc.) ma anche all’interno dei singoli appartamenti. Quindi ciascun condomino può, ad esempio, ampliare le porte di casa, cambiare i bagni o le finestre di casa sfruttando l’agevolazione fiscale in commento. Il chiarimento è contenuto nella risposta dell’agenzia delle Entrate 456/2022.
Ma come funziona il bonus barriere architettoniche al 75% per lavori in casa? Quali sono i dettagli da conoscere? Quali lavori sono ammissibili? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Indice
Come funziona il Bonus 75% per la rimozione delle barriere architettoniche?
Il Bonus 2025 è un incentivo fiscale che permette di ottenere una detrazione Irpef o Ires del 75% per la rimozione di barriere architettoniche. Questo bonus è applicabile agli interventi effettuati su edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale.
Il bonus ristrutturazioni è usufruibile sotto forma di detrazione d’imposta del 75% delle spese sostenute da spalmare in 10 quote annuali costanti e di pari importo da detrarre nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
I limiti di spesa variano a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori. Ad esempio, per un edificio unifamiliare o plurifamiliare indipendente, il limite è di 50.000 euro. Per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari, il limite è di 40.000 euro, mentre per gli edifici con più di 8 unità, il limite scende a 30.000 euro.
Chi può beneficiare del Bonus?
Possono beneficiare del Bonus al 75% i privati cittadini, gli enti pubblici e privati, le imprese e gli esercenti arti e professioni. Ad esempio, supponiamo che il sig. Rossi voglia installare un montascale nel suo appartamento: grazie al bonus, il sig. Rossi potrebbe recupererà il 75% della spesa sostenuta.
Quali lavori sono ammissibili con il Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche?
Il Bonus al 75% copre una vasta gamma di lavori, tra cui la creazione di rampe inclinate, l’installazione di ascensori e piattaforme elevatrici, l’adeguamento di bagni e impianti elettrici e citofoni. In un precedente articolo abbiamo visto che può essere sfruttato anche per la sostituzione delle finestre.
In generale, per quanto riguarda gli interventi ammessi, il bonus spetta per:
- ogni tipo d’intervento edilizio finalizzato a eliminare le barriere architettoniche;
- gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche;
- in caso di sostituzione degli impianti le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito, in caso di sostituzione dell’impianto.
Ci sono restrizioni sul tipo di edificio sul quale posso usufruire del Bonus?
Non ci sono restrizioni specifiche sul tipo di edificio, purché si tratti di un edificio esistente. Tuttavia, la detrazione non spetta per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile o in caso di demolizione e ricostruzione.
Si può usare il bonus barriere architettoniche anche per un appartamento?
Inizialmente si credeva che il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche potesse essere sfruttato solo per i lavori condominiali. Ora, come anticipato, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che può usufruire del bonus anche il singolo condomino proprietario di un appartamento per lavori di adeguamento dentro casa sua.
La Direzione Regionale delle Entrate della Lombardia è spiegato che «è possibile fare interventi sia sulle parti comuni condominiali che sulla singola unità immobiliare, e avranno dei limiti di spesa diversi che si potranno cumulare». In sostanza, il condominio può realizzare un ascensore e i singoli condomini potranno, ad esempio, ristrutturare il bagno dei loro appartamenti fruendo di massimali differenziati.
A conferma di queste interpretazioni, va segnalata, come già accennato, la risposta 16 settembre 2022, n. 456 che concede la possibilità di effettuare gli interventi su tutti gli edifici già esistenti «di qualsiasi categoria catastale» e «senza ulteriori specificazioni».
È anche possibile applicare questi lavori su edifici unifamiliari per lo stesso motivo.