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Esenzione ticket sanitario: a chi spetta

20 Aprile 2016 | Autore:
Esenzione ticket sanitario: a chi spetta

Chi deve pagare il ticket, chi può ottenere l’esenzioni e per quali prestazioni non viene richiesto? 

Il ticket è stato introdotto nel SSN (Sistema sanitario nazionale) nel 1989. Si tratta in pratica di una forma di tassazione che il cittadino paga du determinate prestazioni mediche.

Il ticket sanitario è previsto tuttavia solo per alcune prestazioni mentre per altre è prevista un’esenzion. Vediamo i dettagli.

Quali prestazioni sono sottoposte a ticket?

Le prestazioni sottoposte a ticket sanitario sono fondamentalmente di 3 categorie:

  • le visite specialistiche-esami diagnostici;
  • le prestazioni di pronto soccorso;
  • l’acquisto di farmaci.

Quali prestazioni sono esentate dal ticket?

L’esenzione dal ticket è prevista per alcune categorie di persone o per alcune tipologie di disagio. Ecco di seguito la lista.

Patologie croniche: le malattie croniche invalidanti dànno diritto all’esenzione dal ticket. Chi si trovi in questa condizione deve richiedere L’esenzione all’ASL competente per territorio (quella relativa al territorio in cui si risiede) tramite presentazione del certificato medico. Il aministero della Salute pubblica l’elenco delle patologie croniche e invalidanti riconosciute e delle prestazioni relative cui i pazienti hanno diritto.

Malattie rare: per le malattie rare (che spesso sono anche invalidanti e a volte prive di terapie specifiche), vengono erogate in regime di esenzione tutte le prestazioni per il trattamento, il monitoraggio e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti. Anche nel caso in cui sia sospettati di essere affetti da malattie rare si può usufruire dell’esenzione che difatti è estesa anche alle indagini di accertamento.  L’elenco delle malattie rare è anche in questo caso pubblicato sul sito del Ministero.

Invalidità: l’invalidità garantisce il diritto all’esenzione per alcune prestazioni specialistiche o per tutte (a seconda del grado di invalidità). Tale condizione naturalmente deve essere accertata dalla competente Commissione medica dell’ASL di residenza.

Diagnosi precoce dei tumori: anche in questi casi vige l’esenzione dal ticket. Le tipologie di diagnosi precoce sono:
collo dell’utero, mammella e colon-retto.

Gravidanza: si ha diritto ad alcune prestazioni ticket-esenti anche nel caso di gravidanza regolare. Nel caso di gravidanza a rischio ( la cui condizione viene accertata dal ginecologo personale o da un consultorio) pressoché tutti gli accertamenti sono esenti dal ticket.

Reddito: anhe il basso reddito dà dieitto all’esenzione del ticket sanitario. In particolare sono esentati:

  • i cittadini di età inferiore a 6 anni e quelli di età superiore a 65 anni, purché appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a € 36.151,98 annui;
  • i disoccupati e familiari a carico: con un reddito del nucleo familiare inferiore a € 8.263,31 elevato a € 11.362,05 nel caso di coniuge a carico, più ulteriori € 516,46 per ogni figlio a carico;
  • i titolari di pensione sociale o percettori di assegno sociale e familiari a carico;
    titolari di pensione minima di età superiore a 60 anni e familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a € 8.263,31 elevato a €11.362,05 nel caso di coniuge a carico, più ulteriori € 516,46 per ogni figlio a carico.

Le modifiche nelle normative regionali di esenzione dal ticket

Fermo restando i cadi che abbiamo menzionato,  bisogna tener presente che nel corso del 2011 sono gradualmente entrate in vigore nelle Regioni le nuove modalità di verifica delle esenzioni per reddito.

Inoltre ulteriori modifiche sono state introdotte con l’entrata in vigore della ricetta elettronica.  In particolare non si potrà più compilare l’autocertificazione all’atto della fruizione della prestazione specialistica o, in farmacia, siglare la ricetta alla consegna dei farmaci.
Sulla di essa difatti, è già presente il codice della fascia economica certificata, risultante cioè dalla banca dati dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS, riportato dal medico. Qualora la fascia economica indicata non sia corretta, è necessario presentare un’autocertificazione presso la propria ASL, per ritirare il certificato nominativo di esenzione.
Il cittadino può individuare la fascia economica di appartenenza tramite la richiesta di un’attestazione ISEE. Scopri come fare con il nostro approfondimento Isee corrente 2016: una guida pratica.



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