Immigrati: l’Italia condannata per violazione dei diritti umani


Condannata l’Italia per trattamenti degradanti degli extracomunitari e violazione del divieto di espulsioni collettive.
Strasburgo: la Corte Europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per trattamenti degradanti e tortura ai danni degli extracomunitari, violando altresì il divieto di espulsioni collettive.
Il caso è nato il 6 maggio 2009 a 35 miglia a sud da Lampedusa. Là, in acque internazionali, le autorità italiane hanno intercettato una nave con a bordo 200 somali ed eritrei e, contro la loro volontà, li hanno riaccompagnati a Tripoli, senza prima identificarli o accertarsi della loro effettiva destinazione.
Dei 200 migranti, 24 di loro sono stati rintracciati dal Consiglio Italiano per i Rifugiati (C.I.R.), che li ha invitati a presentare ricorso alla Commissione Europea dei diritti dell’uomo. Al termine della causa, i magistrati hanno accolto la richiesta dei rifugiati e hanno condannato l’Italia al risarcimento, in favore di ognuno di loro, della somma di 15.000 euro, più le spese.
La politica esterofoba costa cara al nostro Paese.