Offerte telefoniche “tutto incluso”: continuano le frodi ai consumatori


Continuano gli illeciti da parte delle compagnie telefoniche ai danni degli utenti: l’inganno dei piani tariffari “all inclusive”.
Una delle pratiche commerciali fraudolente più diffuse riguarda i piani tariffari “tutto incluso”, quelli cioè che prevedono un forfait mensile entro una soglia prestabilita di traffico (voce e/o dati), superata la quale scatta una tariffa molto più svantaggiosa per l’utente.
Per tutelare i più distratti dal cosiddetto “bill shock” (shock da conto elevato e inaspettato), l’Autorità Garante per le comunicazioni ha imposto [1] l’obbligo per le compagnie telefoniche di avvisare gli utenti in prossimità del raggiungimento del “tetto” dell’offerta [1] (anche in caso di roaming).
L’operatore può farlo con sms, o con posta elettronica o con un pop up che si accende sul terminale.
L’obbligo si applica per gli utenti residenziali con una soglia di 50 euro (a meno che il cliente non abbia dato indicazioni per alzarla) mentre per le utenze business la soglia si alza a 150 euro.
Nonostante tale impianto normativo, sono state segnalate [2] ulteriori violazioni da parte delle società di telefonia, sicché nuove multe sarebbero in arrivo.
Per segnalare eventuali abusi, i consumatori possono trovare la modulistica sul sito dell’AgCom.
note
[1] Delibera n. 126/2007 e successiva delibera n. 326/10 cons.
[2] Così informa il sito dell’ADUC.