L’INPS non invierà più le comunicazioni cartacee relative a ricongiunzione e riscatto, ma ecco cosa succede in caso di conti errati e chi riceverà ancora la comunicazione cartacea.
Il processo di digitalizzaizone dell’INPS parte dalla cosiddetta “domanda pubblica di innovazione“, un’espressione cara al settore della ricerca e sviluppo, con la quale in questo caso intendiamo la progressiva richiesta, da parte dell’ente al cittadino, di considerare l’innovazione un passaggio fondamentale e imprescindibile. L’invio della “busta arancione“, contenente un “consiglio” al cittadino per l’acquisizione della SPID (ovvero l’Identità digitale Unica) è stato il primo passo di questo processo, attraverso cui si intende abituare il contribuente e i cittadini in generale all’uso di internet come strumento di informazione e servizio anche per il rapporto con la PA. Il secondo step in ordine di tempo è la comunicazione INPS di questi giorni [1].
Le attestazioni fiscali sono online
L’INPS ha inviato in questi giorni una comunicazione [1] destinata a tutti i cittadini che abbiano compiuto dei versamenti per oneri di riscatto, ricongiunzione dei contributi e rendita.
L’istituto fa sapere ai cittadini interessati che le attestazioni fiscali relative a tali versamenti effettuati nello scorso anno 2015 non arriveranno a casa come è capitato sino ad oggi.
Esse difatti saranno disponibili esclusivamente sul sito inps.it, servizio Riscatti, Ricongiunzioni e Rendite sezione pagamenti effettuati.
Fanno eccezione i pagamenti effettuati dagli iscritti ex ENPALS ai quali ancora verranno inviate le attestazioni anche per quest’anno secondo le modalità solite.
L’innovazione non riguarda i versamenti effettuati in forma rateale dagli enti datori di lavoro pubblici per conto dei dipendenti iscritti alle gestioni ex INPDAP, in questo caso sono difatti gli stessi datori ad operare la deduzione fiscale alla fonte in qualità di sostituti di imposta.
Attestazioni fiscali INPS: cosa fare se il documento è errato
Nel caso in cui il documento sia errato è necessario recarsi presso le sedi INPS competenti per territorio per far modificare eventuali discordanze tra importi attestati e importi versati. Come spesso accade, dunque, si tratta di una rivoluzione a metà. Nonostante, come abbiamo detto in apertura, si spinga sull’innovazione, il più delle volte si tratta di processi di semplificazione parziali che rischiano di avere come effetto l’affastellamento delle pratiche presso gli uffici degli enti, con il risultato finale di svuotare il percorso di innovazione che con fatica è stato richiesto al cittadino.
note
[1] INPS, com. 1858