Piccoli reati non più puniti: archiviazione per tenuità del fatto


Non punibilità per reati fino a 5 anni di reclusione o puniti con pena pecuniaria.
Nella Gazzetta ufficiale di oggi verrà pubblicato il decreto legislativo che prevede la non punibilità per tenuità del fatto approvato il 12 marzo dal Consiglio dei ministri: una vera e propria rivoluzione per il diritto penale italiano quella appena varata dal Governo e con cui viene introdotta una nuova causa di non punibilità per:
– reati sanzionati fino a cinque anni di reclusione
– oppure per reati puniti con pena pecuniaria.
In questi casi scatterà, nei confronti del responsabile del reato, l’archiviazione del procedimento per tenuità del fatto.
Si tratta di una deroga al principio dell’obbligatorietà dell’azione penale, suscettibile di riscrivere tutta la mappa delle pene. E difatti, per non far rientrare in questa sorta di “sanatoria” una serie di crimini mal visti dall’opinione pubblica, il governo ha subito aumentato di pena i furti in appartamento che verranno puniti con la detenzione da due a otto anni (attualmente la pena è da uno a sei anni).
La stessa soluzione, probabilmente, sarà adottata con riferimento alle rapine.
Intanto – si legge sul Sole24Ore di questa mattina – “il decreto sulla tenuità del fatto, che attende solo la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale», introduce nel Codice penale una nuova causa di non punibilità quando per le modalità della condotta e per l’esiguità del danno o del pericolo, l’offesa è di particolare leggerezza e il comportamento non è abituale. Offesa che non può essere ritenuta lieve quando l’autore ha agito per motivi abietti o futili, con crudeltà o sevizie o, ancora, approfittando delle condizioni della vittima nell’impossibilità o incapacità a difendersi“.
In ogni caso, a essere escluse sono le condotte che, come conseguenze non volute, hanno provocato la morte o le lesioni gravissime di una persona”.
La nuova causa di giustificazione per tenuità del fatto non si applicherà:
– ai delinquenti abituali, professionali o per tendenza e a chi ha commesso più reati della stessa indole, a chi commette un reato consistente in condotte plurime, abituali e reiterate (come lo stalking o i maltrattamenti in famiglia). In questo modo vengono messe a tacere le voci di chi credeva che lo stalkgin fosse stato “depenalizzato”;
– quando l’autore ha agito per motivi abietti o futili, oppure quando con crudeltà, anche nei confronti di animali, o, ancora ha adoperato sevizie;
– quando l’autore ha approfittato delle condizioni della vittima impossibilitata o incapace di difendersi (vedi reati posti ai danni di minori o anziani).
La persona offesa potrà opporsi nel merito alla richiesta di archiviazione avanzata dal Pm. Stesso diritto spetterà all’indagato posto che l’archiviazione per tenuità del fatto corrisponde comunque a un implicito giudizio di responsabilità di cui resterà traccia nel casellario, evitando che la persona interessata possa fruire più volte dell’istituto.
note
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Renzi condona tutti, i delinquenti applaudono e votano PD
…..diventerà un paese ancor più incivle… è un’amnistia mascherata e si spera la Corte Costituzione intervenga con urgenza
Devo dire che, nonostante non sia un ammiratore né di Renzi né del suo partito (mai votato)la legge in materia è utile al fine di “liberare”i Tribunali Penali da cause del tutto inutili fatte per motivi irrisorii o per eccesso di zelo nella applicazioni delle leggi esistenti!!!!!!Da qualche anno a questa parte quasi tutto era diventato “grave reato criminoso”.Ma dai si può sbagliare………una volta nella vita (in special modo i giovani). Semmai non bisognerebbe applicare questa legge a clandestini extracomunitari e rom che non sono italiani e sul nostro territorio sono ospiti “sgraditi”e speriamo temporanei. Mi sembra che per reati di una certa gravità questo “perdono”non è applicabile quindi non capisco i commenti precedenti al mio. E dai che almeno una volta Renzi l’ha fatta buona(per il resto fa poche o pochissime altre cose buone e concordo)!