Negoziazione assistita: 250 euro per pagare gli avvocati


Solo in caso di successo della negoziazione assistita o dell’arbitrato, il cliente beneficerà di un credito d’imposta di 250 euro per pagare la parcella dell’avvocato.
Spunta di nuovo il credito d’imposta per incentivare la soluzione della causa attraverso la negoziazione assistita dagli avvocati oppure l’arbitrato. È stato infatti presentato, d’intesa con il ministero della Giustizia, un emendamento al dl sulla riforma della giustizia civile che riconosce un credito d’imposta fino a un massimo di 250 euro per compensare la parte che, avendo definito bonariamente la lite attraverso la negoziazione assistita o l’arbitrato, all’esito delle suddette procedure deve pagare la parcella all’avvocato (in caso di negoziazione) o il compenso all’arbitro (in caso di arbitri).
Dunque, il credito scatta solo in caso di esito positivo della procedura alternativa alla lite in tribunale: nel caso, invece, in cui le parti non dovessero trovare un accordo e si dovesse finire in tribunale, l’onorario del difensore resta integralmente a carico del cliente.
L’agevolazione viene prevista, in via sperimentale, solo per gli ultimi mesi del 2015, salvo il rinnovo per i successivi anni e, comunque, previa copertura economica.
In verità la stessa norma era già prevista nell’originario testo del dl, ma poi era stata stralciata per mancanza di copertura economica. Ora, la differenza sta proprio nel limite di tempo entro cui essa viene riconosciuta (solo per il 2015), consentendo ciò un maggior monitoraggio dell’andamento del bonus.
Come funziona il bonus
Sarà un decreto del Ministro della giustizia, che dovrà essere adottato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge, a stabilire le modalità e la documentazione da esibire a corredo della richiesta del credito di imposta e i controlli sulla sua autenticità.
Il ministero della Giustizia comunicherà poi all’interessato, entro il 30 aprile dell’anno 2016, l’importo dei credito d’imposta effettivamente spettante in relazione a ogni procedimento e trasmette, in via telematica, all’Agenzia delle entrate, l’elenco dei beneficiari e i relativi importi comunicati a ciascuno.
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