Bonus fiscale: sgravio sulle imposte sui redditi per chi ha lavorato all’estero almeno 5 anni; sconto sull’imponibile del 30% per specialisti qualificati.
Arriva il nuovo incentivo fiscale per il rientro dei cervelli nel nostro Paese: i lavoratori che trasferiscono la propria residenza dall’estero nel territorio dello Stato italiano potranno beneficiare, per cinque anni, di una riduzione dell’imponibile del 30%. In pratica il reddito prodotto in Italia sarà detassato per quasi un terzo.
Il bonus fiscale nasce per favorire il rientro in Italia di lavoratori altamente qualificati. I cosiddetti “cervelli” che rimpatriano dall’estero avranno così diritto a una detassazione pari al 30% del proprio reddito imponibile prodotto prevalentemente sul territorio nazionale.
È questa la principale novità inserita, all’ultimo minuto, nel decreto “internazionalizzazione”, approvato ieri dal Consiglio dei ministri dopo le modifiche indicate dal parlamento. Il testo tornerà ora alle camere per i pareri definitivi. La misura sul rientro di capitale umano qualificato, già auspicata dalla commissione finanze della camera, fino all’ultimo momento sembrava accantonata. Non tanto per mancanza di copertura finanziaria, quanto piuttosto perché nella legge n. 23/2014 non vi sarebbe stato uno specifico criterio direttivo. Palazzo Chigi ha poi cambiato idea e inserito l’intervento nel decreto.
L’incentivo spetterà per cinque anni a partire dall’anno di imposta 2016. Ecco i requisiti per accedervi:
– il contribuente non deve aver risieduto in Italia nel quinquennio precedente;
– il contribuente deve rivestire una qualifica “per la quale sia richiesta una alta specializzazione e il titolo di laurea”;
– il contribuente deve svolgere una attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano;