Sfratti: ecco le città più a rischio


Cosenza, Monza/Brianza, Avellino e Prato sono le province in cui l’incidenza degli sfratti rispetto al numero di famiglie in affitto è più elevata e preoccupante.
Un’indagine statistica condotta da Solo Affitti rivela quali sono le province italiane più colpite dalle procedure di sfratto. Al primo posto vi è la provincia di Cosenza, immediatamente seguita da Monza/Brianza, Avellino, Prato. Seguono Frosinone, Brindisi, Pistoia, Taranto e Grosseto.
Le province con minore incidenza degli sfratti risultano invece Bolzano, Caserta, Trento Verbania, Milano e Cuneo.
Dal punto di vista regionale, la situazione più critica è quella della Toscana (con ben 6 province fra le prime venti a maggiore rischio sfratti), seguita da Puglia e Lombardia. La regione con la migliore situazione è invece il Trentino Alto Adige.
L’analisi ha avuto ad oggetto più precisamente l’incidenza degli sfratti in rapporto al numero di famiglie che occupano gli immobili in qualità di affittuari. È stato preso in considerazione l’intero territorio nazionale e sono stati incrociati i dati ISTAT sulla popolazione delle famiglie in affitto con i dati del Ministero dell’Interno sul numero assoluto degli sfratti.
La causa del maggior numero di sfratti in rapporto al numero di affitti è da individuarsi nella morosità in aumento degli inquilini, più elevata ovviamente nelle province più colpite dalla crisi economica. Secondo Solo Affitti un’altra causa è da individuarsi nel mancato rinnovo degli accordi sul canone (cosiddetto canone concordato) che in alcune province è fermo da anni. Per esempio, il canone concordato ad Avellino non viene rinnovato da 16 anni.
L’indagine dimostra che la drammaticità dei dati è connessa non tanto agli sfratti per finita locazione quanto a quelli per cosiddetta “morosità incolpevole”, cioè per impossibilità degli inquilini di pagare i canoni di locazione a causa della mancanza di risorse economiche adeguate.
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