Autovelox e telelaser: non accelerare dopo aver superato la pattuglia


Legittimo puntare il misuratore elettronico della velocità con sistema laser anche alle spalle dell’automobile e poi spedire la multa a casa.
Chi crede che, ormai superata la pattuglia della polizia, munita di telelaser per il controllo elettronico della velocità, può ben accelerare senza pericolo di essere più sanzionato, potrebbe avere una brutta sorpresa: dopo qualche giorno, ben può essere raggiunto dalla notifica di una multa per eccesso di velocità, nonostante non sia stato fermato nell’immediatezza. Infatti, i nuovi strumenti in dotazione dei vigili, al passo con le più recenti tecnologie, sono in grado di “riprendere” la macchina anche “alle spalle” e verificarne la velocità quando ormai si è allontanata dal posto di blocco, semplicemente puntando il dispositivo in direzione della targa posteriore.
In questi casi, la pattuglia è peraltro autorizzata a non fermare nell’immediatezza il veicolo e a spedire, successivamente, a casa dell’automobilista, la contravvenzione con l’invito a comunicare i dati dell’effettivo conducente.
Il chiarimento proviene da un parere appena diffuso del ministero delle infrastrutture e trasporti [1].
A tutela dell’automobilista potrà sempre invocarsi il recente intervento della Corte Costituzionale [2] secondo cui le multe sono valide solo se gli strumenti di controllo elettronico della velocità sono stati regolarmente omologati e tarati: in caso contrario è sempre possibile il ricorso al Giudice di Pace per ottenere l’annullamento del verbale.
In secondo luogo l’automobilista potrà rivendicare la necessaria presenza degli organi di vigilanza sul luogo, non potendo essere concessi a personale o ditte private.
In ultimo, l’immagine dovrà essere sempre chiara e inequivoca. Inoltre non dovrà riprendere altre persone presenti a bordo o, nell’eventualità, dovrà essere riservata ed esibita al conducente solo su sua richiesta.
In ogni caso, sempre meglio evitare di fare i furbetti e, dunque, di accelerare repentinamente subito dopo aver superato una pattuglia dei vigili. Secondo, infatti, il ministero è del tutto legittimo l’utilizzo dei sistemi a puntamento laser da parte della polizia stradale sia in fase avvicinamento dei veicoli che in fase di allontanamento del trasgressore. Inoltre, siamo nel campo delle ipotesi in cui è possibile la contestazione non immediata della multa e la notifica successiva del verbale, in quanto, così come previsto dal codice della strada [3], si tratta di casi in cui la determinazione dell’illecito avviene in tempo successivo perché il veicolo oggetto del rilievo è a distanza dal posto di accertamento o comunque nell’impossibilità di essere fermato in tempo utile e nei modi regolamentari.
note
[1] Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, parere n. 3786 del 27.07.2015.
[2] C. Cost. sent. n. 113 del 18.06.2015.
[3] Art. 2013 comma 1-bis lett. e) cod. str.
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Sarà legittimo…….o però è di correttezza e moralità discutibili!!!! Buon Lavoro & Grazie per l’utilissimo servizio.