Dichiarazione di successione: si può modificare se le tasse sono eccessive


Rettificabile la dichiarazione di successione sulla base di nuovi elementi se gli eredi si accorgono di pagare più tasse del dovuto: diversamente il prelievo sarebbe contrario al principio di capacità contributiva.
La dichiarazione di successione può essere rettificata dagli eredi anche dopo la sua presentazione. È quanto chiarito dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma con una recente sentenza [1].
Se, dopo aver depositato la dichiarazione di successione ti accorgi di aver commesso un errore che ha reso il conto eccessivamente salato, sei sempre in tempo a fare marcia indietro e modificare quanto in precedenza dichiarato.
Secondo infatti la sentenza in commento, la dichiarazione di successione è emendabile e ritrattabile, quando dalla stessa possa derivare l’assoggettamento del dichiarante ad oneri contributivi diversi e più gravosi di quelli che, sulla base della legge, devono restare a suo carico.
È la natura stessa della dichiarazione di successione a suggerire questa interpretazione: non un atto negoziale, ma una semplice esternazione di scienza e giudizio, modificabile in ragione dell’acquisizione di nuovi elementi di conoscenza e di valutazione sui dati riferiti.
La legge [2] non pone alcun limite temporale all’emendabilità della dichiarazione a seguito di errori commessi dal contribuente. Se così non fosse, del resto, si avrebbe un prelievo fiscale indebito e, pertanto, non compatibile con i principi costituzionali della capacità contributiva e dell’oggettiva correttezza dell’azione amministrativa.
note
[1] CTR Roma, sent. n. 3292/15.
[2] Art. 9, commi sette e otto, del Dpr 600/73.
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