Assegni familiari: quando si possono richiedere?


Assegni al nucleo familiare: quando spettano, quanto spetta, come fare domanda.
Gli assegni al nucleo familiare (Anf) sono una prestazione assistenziale a carico dell’Inps, per le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. L’erogazione dell’Anf può essere richiesta sia in costanza di rapporto di lavoro, che durante la percezione di sussidi da parte dell’Inps (disoccupazione, cassa integrazione), che dopo il pensionamento, se il trattamento è a carico dell’Istituto.
Il Nucleo familiare
La famiglia da prendere in considerazione per la richiesta dell’Anf è diversa sia dalla famiglia anagrafica (quella che risulta dal certificato di residenza del Comune), sia dal nucleo familiare ai fini della dichiarazione Isee.
In questo caso, la famiglia si considera composta dal lavoratore richiedente, dal coniuge non legalmente ed effettivamente separato, dai figli di età inferiore a 18 anni oppure maggiorenni, ma inabili, senza limiti di età, purchè non sposati. Possono essere inclusi anche i figli maggiorenni studenti o apprendisti con meno di 21 anni, se la famiglia ha più di 4 figli sotto i 26 anni. Inoltre, possono fare parte del nucleo, in casi particolari, anche i fratelli, le sorelle e i nipoti del richiedente.
Se due genitori convivono e non sono sposati, il reddito del genitore convivente non si cumula con quello della famiglia, poiché non è considerato parte del nucleo, contrariamente a quanto avviene per la dichiarazione Isee: lo stabilisce la Circolare n.48/1992 dell’Inps.
Quanto spetta
Gli importi variano notevolmente, a seconda dei componenti della famiglia e del reddito: ad esempio, una famiglia composta da entrambi i genitori e da due figli, di cui almeno uno minore, con un reddito inferiore a 14.383 Euro annui(soglia prevista nel 2015), percepirà, al mese, circa 258 Euro di assegno. L’ammontare si riduce con l’aumentare del reddito del nucleo: per esempio, se la stessa famiglia presa a riferimento percepisse circa 40.000 Euro di reddito all’anno, avrebbe diritto a 75 Euro d’assegno mensile.
L’importo può essere ridotto in caso di lavoro part time.
Nel dettaglio, se il lavoro a tempo parziale è superiore alle 24 ore settimanali, l’assegno spetta in misura intera. Se inferiore, l’Anf spetta in misura pari al numero di giornate lavorate, a prescindere dalle ore in ciascuna giornata. Questo sistema è favorevole a chi ha un contratto con part time orizzontale (si lavora tutti i giorni, per meno ore), rispetto a chi ha part time misto o verticale (orario pieno in alcune giornate e giornate interamente libere).
Come fare domanda
I lavoratori devono consegnare la domanda al proprio datore di lavoro, compilando il modello SR16 Anf/Dip. Se vi sono situazioni particolari, però, come nel caso di genitori non sposati, separati legalmente o divorziati, si dovrà prima richiedere l’autorizzazione all’Inps, col modello Anf43.
I disoccupati ed i pensionati possono richiedere gli assegni familiari direttamente in sede di domanda di pensione o disoccupazione, tramite il sito Inps, se si dispone del codice Pin, o tramite il partonato.
Il pagamento degli assegni familiari
L’Assegno al nucleo familiare, per i lavoratori dipendenti, è anticipato dal datore di lavoro, che lo liquida assieme alla busta paga, e che lo conguaglia, ogni mese, con i contributi dovuti all’Inps.
L’assegno è invece pagato direttamente dall’Inps per i lavoratori domestici, gli operai agricoli a termine, i lavoratori di ditte chiuse o fallite, e per chi percepisce sussidi dall’Ente.
note
Autore immagine: 123rf com
mia figlia separata legalmente con con lavoro dipendente percepisce su autorizzazione inps assegno nucleo familiare per la propria figlia. Ha avuto dal compagno altra figlia, regolarmente riconosciuta dallo stesso, nello stato di famiglia di mia figlia, madre e due figlie. Anno domicilio
differente, mia figlia puo’ percepire anche anf della seconda figlia se il compagno autorizza.