La badante non pagata può fare causa ai figli dell’anziano assistito se è stata indotta a ritenere, dati i poteri direttivi e organizzativi di questi, che siano loro i suoi datori di lavoro.
La badante assiste l’anziano, non viene pagata e poi chiama in causa la figlia di questi: non sbaglia, dice la Cassazione [1], nonostante il vero datore di lavoro sia il genitore.
La lavoratrice si è fatta ingannare, senza colpa, dalle apparenze – osservano i giudici della Suprema Corte – e il nostro ordinamento tutela “l’affidamento incolpevole” [2]. Apparenze che facevano presumere che il vero datore di lavoro fosse la giovane donna. Era quest’ultima, infatti, che pagava la badante, le dava le direttive e l’aveva scelta per l’incarico, esercitando quei tipici poteri (direttivi-organizzativi) che sono invece tipici del datore di lavoro.
La figlia è stata così condannata a versare alla donna polacca le retribuzioni richieste.
note
[1] Cass. sent. n. 3418/2012.
[2] Con approssimazione, si può dire che ricorre “affidamento incolpevole” quando si faccia affidamento, senza averne colpa e pur usando l’ordinaria diligenza, in una determinata situazione che appare vera, mentre invece non lo è.