Rapina in azienda: il datore di lavoro deve risarcire i propri dipendenti


L’azienda che non ha predisposto adeguate misure di protezione deve risarcire i dipendenti aggrediti dai rapinatori sul luogo di lavoro.
L’azienda è tenuta ad adottare tutte le misure di protezione, non necessariamente sofisticate, per evitare intrusioni nei locali d’ufficio; se ciò non avviene, gli eventuali danni fisici (come una lesione) o psichici procurati ai dipendenti da malintenzionati introdottisi nei locali dà diritto a questi ultimi al risarcimento del danno non patrimoniale [1].
Con questo principio, la Cassazione [2] ha riconosciuto al lavoratore, nel caso di infortunio procurato durante una rapina in azienda, il danno per la lesione all’integrità psicofisica.
Nel caso di specie, le finestre della ditta non erano protette né da grate metalliche, né da vetri antisfondamento; l’intrusione era inoltre avvenuta nelle ore notturne.
note
[1] Ai sensi dell’art. 2059 c.c.
[2] Cass. sent. n. 3416 del 5 marzo 2012.