Vendita auto tra privati in Comune e passaggio di proprietà dopo la smaterializzazione del certificato di proprietà: come pagare la marca da bollo.
Effettuare la vendita tra privati di auto usate è diventato veloce e immediato, nonché economico, con la procedura che consente alle parti di ottenere immediatamente l’autentica di firma in Comune, senza quindi doversi recare più dal notaio. Ma ora che il certificato di proprietà (documento sul quale veniva riportata la dichiarazione di vendita, poi autenticata dal pubblico ufficiale) è stato dematerializzato e al suo posto c’è solo un documento virtuale, cambia anche l’imposta di bollo, ossia la marca che prima veniva su di esso apposta al momento del passaggio stesso di proprietà (ne abbiamo parlato in “Passaggio di proprietà in auto in Comune: come cambia”). Con una circolare di ieri [1], infatti, l’Agenzia delle Entrate ha dato il via libera al pagamento del bollo virtuale sulle compravendite dei veicoli diramata ieri.
Il bollo virtuale riguarda le autentiche delle firme che verranno effettuate davanti all’ufficiale del Comune o presso l’Aci, o sottoscritti al Pra, ma riguarderà anche i passaggi di firmati anche alla Motorizzazione o nelle agenzie di pratiche auto abilitate ai servizi Sta; esso inoltre scatterà anche sugli atti volti a costituire diritti di garanzia sui veicoli (per es. le poco diffuse ipoteche) e quelli che verranno firmati davanti a qualsiasi soggetto abilitato alle operazioni di competenza dello Sta (Sportello telematico dell’automobilista).
La smaterializzazione del bollo è già partita e l’attuazione del bollo virtuale era l’ultimo tassello atteso per il definitivo passaggio a regime del nuovo sistema. Per sapere come si fa il passaggio in auto fai-da-te, senza bisogno di rivolgersi ad agenzie o a studi notarili, clicca sulla guida sul passaggio di proprietà auto.
note
[1] Ag. Entrate, circolare n. 33/E del 9.10.2015.
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