Assegno di accompagnamento all’Inps: quando e come chiederlo


Assegno di accompagnamento: quando può essere richiesto, come fare domanda, malattie fisiche e mentali, accertamento sanitario, adempimenti.
L’assegno di accompagnamento è una prestazione a carico dell’Inps, a favore di chi:
1) sia in posizione di invalidità totale e
2) non riesce a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore oppure non riesce a compiere gli atti quotidiani della vita. Tra le patologie che danno diritto all’accompagnamento non vi sono, dunque, solo quelle fisiche, che implicano una difficoltà motoria, ma anche quelle mentali (si pensi alla schizofrenia).
Per maggiori chiarimenti sulle condizioni e sulle patologie leggi la guida sulla indennità di accompagnamento dell’INPS.
La nozione di incapacità di compiere autonomamente le comuni attività del vivere quotidiano – in presenza della quale si ha diritto a ottenere l’indennità dall’Inps – comprende anche le ipotesi in cui la necessità si manifesta nel corso della giornata ogni volta che il soggetto debba compiere una determinata attività della vita quotidiana per la quale non può fare a meno dell’aiuto di terzi. Dunque l’indennità con un accompagnato va riconosciuta anche a coloro che presentano disturbi della sfera intellettiva, cognitiva o volitiva, dovute a forme avanzate di gravi stati patologici e che, in ragione di ciò, non siano in grado di determinarsi autonomamente al compimento di tali atti nei tempi dovuti e con modi appropriati per salvaguardare la propria salute e la propria dignità personale senza porre in pericolo sé o gli altri.
L’assegno non è dovuto in caso di ricovero in istituto di cura o di assistenza diretta a carico dello Stato.
Requisiti assegno di accompagnamento
Per ottenere l’indennità è necessario, oltre ai requisiti anzidetti, essere inabili totali (al 100%), se in età lavorativa, oppure, se minorenni o ultrasessantacinquenni, avere difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età.
Inoltre, è necessaria la cittadinanza italiana, o, in alternativa, la cittadinanza comunitaria, qualora si risulti iscritti all’anagrafe di un comune italiano, o, ancora, la cittadinanza di un Paese Terzo, se si possiede un permesso di soggiorno almeno annuale, assieme alla residenza stabile ed abituale in Italia.
Accertamenti sanitari assegno di accompagnamento
Prima di inviare domanda all’Inps, è necessario munirsi di un certificato medico introduttivo. Tale certificazione, che deve obbligatoriamente indicare le patologie invalidanti e la loro diagnosi, è rilasciata dal medico di base, che la trasmette telematicamente all’Istituto.
Il medico, dopo la trasmissione all’Inps, rilascerà al richiedente una ricevuta contenente il codice identificativo della procedura attivata, assieme a una copia del certificato medico originale, che dovrà essere esibita alla successiva visita medica di verifica.
Il certificato medico introduttivo è valido solo per 90 giorni dalla sua emissione, per poter presentare la domanda d’indennità di accompagnamento.
Domanda assegno accompagnamento
Una volta ottenuto il certificato medico, dovrà essere inoltrata la domanda d’indennità di accompagnamento. È possibile inviare la richiesta tramite Patronato, unitamente al codice identificativo della certificazione medica introduttiva, o tramite il sito dell’Inps ,
Visita medica per assegno accompagnamento
Inoltrata la domanda, il richiedente dovrà presentarsi a una visita medica d’accertamento, della quale riceverà comunicazione riguardo alla data .
Quando il cittadino è affetto da patologia oncologica, la visita è fissata prioritariamente, entro 15 giorni dalla presentazione della domanda. Ove, invece, l’invalido non possa essere trasportato, il medico invierà telematicamente una richiesta di visita domiciliare, con preavviso di almeno 5 giorni rispetto alla data fissata per la visita ambulatoriale. Se l’interessato non si presenta, ha diritto a una seconda convocazione: la seconda assenza, però, è considerata come rinuncia alla domanda, che perde efficacia. È comunque possibile domandare, in caso d’impedimento, una data diversa.
La visita medica è effettuata da una commissione medica della Asl, integrata da un medico dell’Inps (CMI, commissione medica integrata): l’invalido può farsi assistere da un medico di fiducia.
Al termine della visita, la commissione redige un verbale, firmato da almeno 3 medici, e successivamente validato dal CML (Centro Medico Legale) dell’Inps; l’Ente può disporre in seguito dei nuovi accertamenti.
Terminati gli accertamenti, viene redatto il verbale definitivo, contenente l’esito degli stessi ed il giudizio.
Pagamento assegno di accompagnamento
Il pagamento dell’indennità di accompagnamento decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda; l’importo dell’indennità di accompagnamento è pari, per il 2015, a 508,55 Euro mensili.
Cumulabilità assegno di accompagnamento
L’indennità di accompagnamento non è compatibile con prestazioni assimilabili concesse per invalidità per causa di servizio, di lavoro o di guerra (in questo caso, l’invalido può scegliere il trattamento più favorevole). È invece cumulabile con le pensioni dirette e indirette (anzianità, vecchiaia, anticipata, superstiti…) e con le prestazioni assistenziali (ad esempio, pensione di inabilità civile).
note
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