Possono obbligarmi ad andare in pensione?
Chi raggiunge i requisiti per la pensione è obbligato ad uscire dal lavoro?
Hai raggiunto i requisiti per la pensione, ma non vuoi dare le dimissioni e vuoi restare al lavoro? Forse non sai che questo non è sempre possibile, ma dipende dalla tua amministrazione e dall’età ordinamentale, se sei un dipendente pubblico, oppure, se superi l’età di 70 anni e 7 mesi, dal tuo datore di lavoro, se sei dipendente del settore privato. Ma facciamo subito il punto della situazione
Indice
Pensionamento forzato per i dipendenti privati
Il datore di lavoro non può licenziarti se raggiungi i requisiti per la
Prima del compimento di 70 anni e 7 mesi l’azienda non ha la libertà di licenziare, ma valgono le regole generali, in tema di scioglimento del rapporto di lavoro, quindi il licenziamento è possibile per giusta causa, giustificato motivo soggettivo (ad esempio, licenziamento disciplinare) o oggettivo (licenziamento per motivi economici).
Pensionamento d’ufficio dipendenti pubblici
Il pensionamento forzato per i dipendenti pubblici [2], invece, arriva molto prima: una volta raggiunti i requisiti per la pensione, difatti, l’amministrazione è obbligata a cessarli dal servizio, se è raggiunta anche l’età ordinamentale, ossia l’età prevista per la cessazione dall’ordinamento a cui appartiene il lavoratore, generalmente pari a 65 anni. Nel caso in cui l’età ordinamentale non sia raggiunta, ma siano raggiunti i requisiti per la pensione, la cessazione è invece a discrezione dell’amministrazione.
Nel dettaglio, i casi di pensionamento “forzato” da parte della pubblica amministrazione sono 3:
- due obbligatori, applicabili verso chi ha maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia, oppure il diritto alla pensione anticipata, assieme al raggiungimento del limite d’età ordinamentale previsto dai singoli settori d’appartenenza;
- uno facoltativo, rimesso alla discrezionalità dell’amministrazione, rivolto a chi ha raggiunto i requisiti previsti dalla riforma Monti Fornero [3] per la pensione anticipata, senza aver raggiunto il limite d’età ordinamentale.
Pensionamento d’ufficio e pensione anticipata dipendenti pubblici
Quest’ultima situazione, tuttavia, presenta delle particolarità: difatti, la circolare sull’argomento della Funzione pubblica
Nonostante con la Legge di bilancio 2017 siano state definitivamente abolite le penalizzazioni percentuali sull’assegno di pensione anticipata, la disciplina della cessazione unilaterale dal servizio non è stata modificata e resta, pertanto, applicabile solo al compimento del 62° anno d’età.
Pensionamento oltre i limiti d’età dipendenti pubblici
Per quanto riguarda le ipotesi al di fuori del pensionamento anticipato, proseguire il rapporto di lavoro oltre il limite d’età ordinamentale (oppure oltre l’età prevista per il trattamento di vecchiaia) è permesso solo per garantire la maturazione dei requisiti contributivi minimi
Per quanto riguarda la determinazione dei periodi utili al raggiungimento della pensione, deve essere considerata tutta l’anzianità contributiva accreditata, non solo quella accantonata presso la gestione previdenziale ex Inpdap; nel caso di contributi versati in diverse gestioni, il dipendente, per valorizzarli tutti senza oneri, ai fini del diritto e dell’ammontare del trattamento, può utilizzare la totalizzazione o il cumulo gratuito dei contributi.