Pensione Fornero: come funziona?

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Pensione anticipata e di vecchiaia ordinaria e contributiva: quali trattamenti sono previsti dall’ultima riforma delle pensioni.

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Se parliamo di riforma delle pensioni, non possiamo non pensare alla cosiddetta legge Fornero: si tratta in realtà del decreto Salva Italia, o manovra Monti [1], che costituisce l’ultima incisiva riforma della previdenza pubblica, se escludiamo il successivo decreto in materia di reddito di cittadinanza e pensioni [2], che contiene unicamente interventi sperimentali e transitori in materia. Ma la pensione Fornero come funziona?

La legge Fornero prevede quattro principali tipologie di pensione che gli iscritti alle gestioni amministrate dall’Inps possono ottenere: due di vecchiaia e due anticipate. Si tratta, al contrario di interventi sperimentali come la quota 100 (i cui requisiti possono essere raggiunti solo sino al 31 dicembre 2021) o l’opzione donna (i cui requisiti possono essere raggiunti solo sino al 31 dicembre 2020, salvo proroghe), di trattamenti strutturali: in altri termini, è sempre possibile accedere a queste tipologie di pensione, senza una data limite o la necessità di una proroga legislativa.

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Ai requisiti anagrafici, o contributivi (per la sola pensione anticipata ordinaria) si applicano però gli adeguamenti alla speranza di vita media riscontrata dall’Istat. I requisiti previsti attualmente si applicheranno sino al 31 dicembre 2022: dal 1° gennaio 2023 potrebbero aumentare, in base all’incremento della speranza di vita media eventualmente registrato.

Pensione anticipata ordinaria Fornero

La pensione anticipata ordinaria Fornero si ottiene senza dover soddisfare un requisito di età minimo, ma con la sola anzianità contributiva, che deve risultare almeno pari a:

Questi requisiti non aumenteranno sino al 31 dicembre 2026, in quanto per la pensione anticipata ordinaria è sospesa l’applicazione della dinamica della speranza di vita sino a tale data.

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Per i lavoratori precoci appartenenti a specifiche categorie tutelate (caregiver, invalidi dal 74%, disoccupati di lungo corso, addetti a lavori gravosi, usuranti e notturni) il requisito è ridotto a 41 anni.

Il requisito contributivo si può raggiungere anche attraverso il regime di cumulo [3], cioè sommando gratuitamente i versamenti non coincidenti accreditati presso diverse gestioni di previdenza, comprese le casse dei liberi professionisti.

Degli anni di contribuzione complessivamente richiesti, 35 devono risultare al netto di eventuali periodi di disoccupazione indennizzata, o di malattia e infortunio non integrati dal datore di lavoro, come previsto per la generalità delle pensioni di anzianità e anticipate Inps.

Per l’accesso alla pensione anticipata è richiesta, in ogni caso, la cessazione di eventuali rapporti di lavoro dipendente (come avviene per la generalità delle pensioni dirette; in seguito, è possibile rioccuparsi).

Pensione anticipata Fornero a 64 anni

I lavoratori privi di contributi al 31 dicembre 1995, la cui pensione si calcola dunque con il sistema integralmente contributivo, possono conseguire la

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pensione anticipata anche con:

Questa pensione si può ottenere anche avvalendosi del computo presso la gestione Separata [4], cioè facendo confluire in tale gestione tutti i contributi Inps posseduti (per avvalersi del computo è necessario però soddisfare condizioni specifiche).

Pensione di vecchiaia ordinaria Fornero

La pensione di vecchiaia ordinaria è un trattamento che gli iscritti all’Inps (assicurazione generale obbligatoria, gestioni sostitutive ed esclusive, gestioni dei lavoratori autonomi, gestione separata…) possono ottenere alle seguenti condizioni:

L’

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età per la pensione di vecchiaia è pari a:

Pensione di vecchiaia Fornero con 5 anni di contributi

I lavoratori privi di contributi al 31 dicembre 1995 possono ottenere la pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi: l’età richiesta per il diritto al trattamento è pari, sino al 31 dicembre 2022, a 71 anni.

Per avere accesso alla pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi non è prevista una soglia minima di accesso, cioè un assegno minimo, richiesto, come osservato, per la pensione di vecchiaia ordinaria e per la pensione anticipata contributiva.

Chi è soggetto al calcolo retributivo o misto della pensione, cioè chi possiede contributi accreditati prima del 31 dicembre 1995, può usufruire del calcolo integralmente contributivo, quindi ottenere la pensione di vecchiaia contributiva, avvalendosi del computo presso la gestione Separata.

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