Come usucapire un fondo agricolo

Aggiungi un commento
Annuncio pubblicitario

In che modo chi ha coltivato un terreno per lungo tempo può divenirne proprietario: i presupposti di legge e i più recenti orientamenti giurisprudenziali.

Annuncio pubblicitario

Una famiglia da decenni lavora diligentemente un appezzamento di terra, piantando ortaggi e coltivando cereali, nel completo disinteresse del proprietario del fondo. A un certo punto i coltivatori, che hanno sempre avuto grande cura del terreno sostenendo anche tutte le spese necessarie alla sua manutenzione, si chiedono se sia possibile divenirne proprietari, essendosi sempre comportati come tali. Come usucapire un fondo agricolo? Questo articolo si propone di guidare il lettore attraverso i meandri delle normative e delle procedure legali per ottenere la proprietà di un terreno agricolo tramite usucapione;un processo che, seppur complesso, può trasformare la pratica costante e incontestata di lavorare la terra in un diritto di proprietà riconosciuto legalmente.

Annuncio pubblicitario

Cos’è l’usucapione e come funziona?

L’usucapione è un meccanismo legale che consente di acquistare la proprietà o un altro diritto su un bene per effetto del possesso ininterrotto per un periodo prolungato, senza necessità di un accordo tra le parti coinvolte.

Essa è considerata una sorta di ricompensa per coloro che hanno esercitato un controllo su un bene come se ne fossero i proprietari, specialmente in situazioni in cui il legittimo titolare del diritto si è mostrato indifferente o disinteressato.

L’art. 1158 cod. civ. stabilisce le linee guida generali per questo istituto, specificando che la proprietà di beni immobili e altri diritti reali su di essi possono essere acquisiti attraverso un possesso ininterrotto per un periodo di venti anni.

A tal proposito, è importante distinguere tra possesso e detenzione. Per qualificarsi come possessore, è essenziale avere la volontà o l’obiettivo di possedere, senza riconoscere la proprietà di altri sul bene. Al contrario, nella detenzione si ammette che il diritto appartiene ad altri. Ad esempio, l’inquilino di una casa è un detentore, perché, in forza del contratto di locazione, riconosce che il proprietario è un altro soggetto.

Annuncio pubblicitario

Perché avvenga l’usucapione il possesso deve soddisfare determinati requisiti:

  • deve essere continuo, ininterrotto, pacifico e palese. Non è necessario che il possessore sia in buona fede (cioè consapevole che il bene appartiene ad altri), poiché il possesso può essere esercitato anche in malafede;
  • deve corrispondere all’esercizio effettivo della proprietà o di un altro diritto reale;
  • è necessario che persista per un periodo continuo di venti anni e che sia accompagnato dall’intenzione di esercitare un controllo sul bene, sia direttamente che indirettamente attraverso un detentore.

L’art. 1159 cod. civ. prevede la cosiddetta usucapione breve, ovvero quella che si realizza in un arco di dieci anni. Questa disposizione specifica che una persona che acquista un immobile in buona fede, anche se da un non proprietario, mediante un atto giuridico adeguato a trasferirne la proprietà e che sia stato regolarmente trascritto, ottiene la proprietà dello stesso al termine di dieci anni dalla data della trascrizione. La stessa regola è applicabile all’acquisizione di altri diritti reali di godimento su un immobile.

Annuncio pubblicitario

I requisiti fondamentali per l’usucapione breve, dunque, includono la buona fede dell’acquirente, la presenza di un atto traslativo idoneo e la sua trascrizione ufficiale.

Come far valere l’usucapione di un bene?

L’usucapione è una modalità di acquisizione della proprietà, che può essere fatta valere solo mediante un procedimento giudiziario. Tale processo verifica, su richiesta dell’usucapiente o dei suoi successori, l’esistenza di tutti i presupposti perché possa essere dichiarato in capo allo stesso l’acquisto del diritto. A tale scopo, occorre chiamare in giudizio il proprietario del bene.

Il procedimento si conclude con sentenza. Se questa, in accoglimento della domanda del possessore, riconosce l’usucapione, deve essere trascritta ai sensi dell’art. 2651 cod. civ..

Per la dimostrazione del possesso ai fini dell’usucapione, si applica l’art. 1142 cod. civ., secondo cui si presume che chi possiede attualmente e ha posseduto in passato, abbia mantenuto il possesso anche nel periodo intermedio. In ogni caso è necessaria la

Annuncio pubblicitario
prova del periodo esatto in cui il possesso è iniziato, non bastando affermare che esso è esercitato da tempo immemorabile.

La prova può essere fornita con qualunque mezzo, inclusa la testimonianza.

Per usucapire un terreno agricolo è sufficiente coltivarlo?

Sappiamo ora come usucapire un fondo agricolo: occorre verificare la sussistenza dei presupposti dell’usucapione e attivare le procedure spiegate in precedenza. A tale scopo è sufficiente la semplice coltivazione del fondo?

Il mero atto di lavorare la terra in un appezzamento agricolo non è di per sé sufficiente a stabilire un possesso che giustifichi l’acquisizione della proprietà attraverso l’usucapione. Tale attività potrebbe infatti essere svolta in base ad un accordo formale o semplicemente per la tolleranza del legittimo proprietario del terreno.

Questo principio è stato ribadito dalla Corte di Cassazione, in conformità a pronunce precedenti (ordinanza n. 1796/2022), nell’ordinanza n. 1121/2024.

La Suprema Corte ha chiarito che il semplice atto di coltivare

Annuncio pubblicitario
un terreno agricolo non costituisce di per sé una prova sufficiente del possesso del fondo, necessario per l’usucapione. La coltivazione del terreno può coesistere con un rapporto materiale basato su un accordo formale o sulla mera accettazione da parte del proprietario, e non implica automaticamente un’esclusione degli altri dal godimento del bene, elemento caratteristico del diritto di proprietà.

Di conseguenza, mentre è teoricamente possibile per chi cerca di dimostrare l’usucapione di un terreno agricolo fornire una prova illimitata del possesso, in pratica oltre a dimostrare la coltivazione occorre dare prova anche di altri elementi a sostegno dell’intento di comportarsi come il proprietario. Ad esempio, l’erezione di una recinzione intorno al terreno è considerata la prova più significativa dell’intenzione del possessore di esercitare un controllo esclusivo sull’immobile, configurabile in termini di diritto di escludere gli altri e, quindi, di possederlo come proprietario, escludendo terzi da ogni forma di godimento della proprietà in questione.

Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo. Diventa sostenitore clicca qui