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Codice della strada Aggiornato il 11 Febbraio 2019

Art. 26 codice della strada: Competenza per le autorizzazioni e le concessioni

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Codice della strada Aggiornato il 11 Febbraio 2019



1.  Le autorizzazioni di cui al presente titolo sono rilasciate dall’ente proprietario della strada o da altro ente da quest’ultimo delegato o dall’ente concessionario della strada in conformità alle relative convenzioni; l’eventuale delega è comunicata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti o al prefetto se trattasi di ente locale.
2.  Le autorizzazioni e le concessioni di cui al presente titolo sono di competenza dell’ente proprietario della strada e per le strade in concessione si provvede in conformità alle relative convenzioni.
3.  Per i tratti di strade statali, regionali o provinciali, correnti nell’interno di centri abitati con popolazione inferiore a diecimila abitanti, il rilascio di concessioni e di autorizzazioni è di competenza del comune, previo nulla osta dell’ente proprietario della strada.
4.  L’impianto su strade e sulle relative pertinenze di linee ferroviarie, tramviarie, di speciali tubazioni o altre condotte comunque destinate a servizio pubblico, o anche il solo attraversamento di strade o relative pertinenze con uno qualsiasi degli impianti di cui sopra, sono autorizzati, in caso di assoluta necessità e ove non siano possibili altre soluzioni tecniche, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, se trattasi di linea ferroviaria, e l’ente proprietario della strada.

COMMENTO

L’art. 26 del codice della strada si occupa di individuare quali sono gli enti competenti ad emanare le autorizzazioni o le concessioni obbligatoriamente richieste dalla legge per poter svolgere sulla strada attività diverse dalla circolazione dei veicoli.

A chi bisogna richiedere le autorizzazioni o le concessioni?

L’ente competente a ricevere le domande ed a rilasciare le autorizzazioni è l’ente proprietario della strada. Supponiano, ad esempio, che tu stia organizzando un mercatino nelle vie del tuo quartiere. Oppure, ipotizziamo che le mura della tua casa debbano subire dei lavori di ristrutturazione e che le impalcature, una volta montate, occuperebbero una parte della strada riservata alla circolazione dei veicoli. Ovviamente, non potrai arbitrariamente impedire alle macchine di circolare affinché le bancarelle del mercatino possano essere installate o affinché gli operai della ditta appaltatrice possano montare le impalcature necessarie per ristrutturare la tua casa. In questi e negli altri casi previsti dal codice della strada, infatti, devi farti autorizzare.

Per ottenere l’autorizzazione o la concessione ed occupare la strada, tuttavia, devi innanzitutto capire qual è l’ente proprietario della strada a cui presentare la domanda, corredata da tutta la documentazione tecnica del caso. Per individuare gli enti proprietari delle strade occorre considerare, in primo luogo, il tipo di strada interessata. In particolare:

  • se si tratta di strade statali, l’ente a cui devi rivolgerti è l’A.N.A.S.;
  • se si tratta di strade regionali, l’ente a cui devi rivolgerti è la Regione;
  • se si tratta di strade provinciali, l’ente a cui devi rivolgerti è la Provincia;
  • se si tratta di strade comunali, l’ente a cui devi rivolgerti è il Comune.

Se, però, l’ente proprietario della strada ha dato in gestione la strada ad un altro ente, sarà, allora, proprio l’ente concessionario a dover esaminare la tua richiesta e ad autorizzare l’occupazione della strada. Per esempio, nel caso delle autostrade, non sarà l’A.N.A.S., in quanto ente proprietario, a valutare la tua pratica ma uno degli enti concessionari per i diversi tratti autostradali, tra i quali Autostrade per l’Italia s.p.a.

Inoltre, nel caso di strade statali, regionali e provinciali che passano all’interno dei Comuni che hanno una popolazione inferiore ai diecimila abitanti, l’autorizzazione sarà rilasciata proprio dall’ente comunale. Il Comune, tuttavia, prima di rilasciarti l’autorizzazione, dovrà ottenere un nulla osta dall’ente proprietario della strada e, quindi, dall’A.N.A.S., dalla Regione o dalla Provincia.

In alcuni casi, infine, potrebbe essere necessario addirittura un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti affinché possa essere rilasciata l’autorizzazione ad occupare la sede stradale, come, ad esempio, quando è necessario impiantare sulla strada la linea ferroviaria. 

Perché e in quali casi bisogna richiedere le concessioni o le autorizzazioni?

Proprio perché le strade sono riservate alla circolazione dei veicoli, sarebbe impossibile adibirle a scopi ed attività differenti se non si ottenesse un’autorizzazione o una concessione da parte dell’ente che si occupa della strada. L’ente, infatti, deve verificare che sia possibile individuare percorsi alternativi per la circolazione dei veicoli e, soprattutto, che l’attività sia svolta in sicurezza o sia consentita dalla legge.

Il codice della strada, dunque, individua una serie di attività per le quali devi obbligatoriamente ottenere le dovute autorizzazioni o concessioni. Svolgere queste attività senza essere stati preventivamente autorizzati, in effetti, potrebbe comportare l’applicazione di pesanti sanzioni pecuniarie e accessorie. In particolare, è richiesta un’autorizzazione o una concessione, tra gli altri, nei seguenti casi:

  • per installare veicoli, tende, baracche e simili, in occasione di fiere e mercati;
  • per installare chioschi, edicole e installazioni di altro tipo;
  • per eseguire opere e depositi o aprire cantieri stradali;
  • per stabilire nuovi accessi o nuove diramazioni dalla strada ai fondi o fabbricati laterali o nuovi innesti di strade soggette a uso pubblico o privato;
  • per stabilire un nuovo passo carrabile;
  • per collocare cartelli e altri mezzi pubblicitari lungo le strade;
  • per installare aree di servizio, aree di parcheggio e fabbricati destinate al ristoro, considerati come pertinenze della strada;
  • per la realizzazione di corsi d’acqua, condutture idriche, linee elettriche e di telecomunicazione, sia aeree che in cavo sotterraneo, sottopassi e soprappassi, teleferiche di qualsiasi specie, gasdotti, serbatoi di combustibili liquidi o altri impianti ed opere simili, che interessano la sede stradale;
  • quando occorre eseguire lavori che riguardano ferrovie, tranvie, filovie, funivie, teleferiche, linee elettriche e telefoniche, sia aeree che sotterranee, servizi di oleodotti, di metanodotti, di distribuzione di acqua potabile o di gas, nonché servizi di fognature e simili, che interessano la sede stradale.


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