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Codice della strada Aggiornato il 11 Febbraio 2019

Art. 3 codice della strada: Definizioni stradali e di traffico

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Codice della strada Aggiornato il 11 Febbraio 2019



1.  Ai fini delle presenti norme le denominazioni stradali e di traffico hanno i seguenti significati: 
1)  Area di intersezione: parte della intersezione a raso, nella quale si intersecano due o più correnti di traffico. 
2)  Area pedonale: zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi. In particolari situazioni i comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali. 
3)  Attraversamento pedonale: parte della carreggiata, opportunamente segnalata ed organizzata, sulla quale i pedoni in transito dall’uno all’altro lato della strada godono della precedenza rispetto ai veicoli. 
4)  Banchina: parte della strada compresa tra il margine della carreggiata ed il più vicino tra i seguenti elementi longitudinali: marciapiede, spartitraffico, arginello, ciglio interno della cunetta, ciglio superiore della scarpata nei rilevati. 
5)  Braccio di intersezione: cfr. Ramo di intersezione. 
6)  Canalizzazione: insieme di apprestamenti destinato a selezionare le correnti di traffico per guidarle in determinate direzioni. 
7)  Carreggiata: parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; essa è composta da una o più corsie di marcia ed, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine. 
8)  Centro abitato: insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada. 
9)  Circolazione: è il movimento, la fermata e la sosta dei pedoni, dei veicoli e degli animali sulla strada. 
10)  Confine stradale: limite della proprietà stradale quale risulta dagli atti di acquisizione o dalle fasce di esproprio del progetto approvato; in mancanza, il confine è costituito dal ciglio esterno del fosso di guardia o della cunetta, ove esistenti, o dal piede della scarpata se la strada è in rilevato o dal ciglio superiore della scarpata se la strada è in trincea. 
11)  Corrente di traffico: insieme di veicoli (corrente veicolare), o pedoni (corrente pedonale), che si muovono su una strada nello stesso senso di marcia su una o più file parallele, seguendo una determinata traiettoria. 
12)  Corsia: parte longitudinale della strada di larghezza idonea a permettere il transito di una sola fila di veicoli. 
13)  Corsia di accelerazione: corsia specializzata per consentire ed agevolare l’ingresso ai veicoli sulla carreggiata. 
14)  Corsia di decelerazione: corsia specializzata per consentire l’uscita dei veicoli da una carreggiata in modo da non provocare rallentamenti ai veicoli non interessati a tale manovra. 
15)  Corsia di emergenza: corsia, adiacente alla carreggiata, destinata alle soste di emergenza, al transito dei veicoli di soccorso ed, eccezionalmente, al movimento dei pedoni, nei casi in cui sia ammessa la circolazione degli stessi. 
16)  Corsia di marcia: corsia facente parte della carreggiata, normalmente delimitata da segnaletica orizzontale. 
17)  Corsia riservata: corsia di marcia destinata alla circolazione esclusiva di una o solo di alcune categorie di veicoli. 
18)  Corsia specializzata: corsia destinata ai veicoli che si accingono ad effettuare determinate manovre, quali svolta, attraversamento, sorpasso, decelerazione, accelerazione, manovra per la sosta o che presentano basse velocità o altro. 
19)  Cunetta: manufatto destinato allo smaltimento delle acque meteoriche o di drenaggio, realizzato longitudinalmente od anche trasversalmente all’andamento della strada. 
20)  Curva: raccordo longitudinale fra due tratti di strada rettilinei, aventi assi intersecantisi, tali da determinare condizioni di limitata visibilità. 
21)  Fascia di pertinenza: striscia di terreno compresa tra la carreggiata ed il confine stradale. E’ parte della proprietà stradale e può essere utilizzata solo per la realizzazione di altre parti della strada. 
22)  Fascia di rispetto: striscia di terreno, esterna al confine stradale, sulla quale esistono vincoli alla realizzazione, da parte dei proprietari del terreno, di costruzioni, recinzioni, piantagioni, depositi e simili. 
23)  Fascia di sosta laterale: parte della strada adiacente alla carreggiata, separata da questa mediante striscia di margine discontinua e comprendente la fila degli stalli di sosta e la relativa corsia di manovra. 
24)  Golfo di fermata: parte della strada, esterna alla carreggiata, destinata alle fermate dei mezzi collettivi di linea ed adiacente al marciapiede o ad altro spazio di attesa per i pedoni. 
25)  Intersezione a livelli sfalsati: insieme di infrastrutture (sovrappassi; sottopassi e rampe) che consente lo smistamento delle correnti veicolari fra rami di strade poste a diversi livelli. 
26)  Intersezione a raso (o a livello): area comune a più strade, organizzata in modo da consentire lo smistamento delle correnti di traffico dall’una all’altra di esse. 
27)  Isola di canalizzazione: parte della strada, opportunamente delimitata e non transitabile, destinata a incanalare le correnti di traffico. 
28)  Isola di traffico: cfr. Isola di canalizzazione. 
29)  Isola salvagente: cfr. Salvagente. 
30)  Isola spartitraffico: cfr. Spartitraffico. 
31)  Itinerario internazionale: strade o tratti di strade facenti parte degli itinerari così definiti dagli accordi internazionali. 
32)  Livelletta: tratto di strada a pendenza longitudinale costante. 
33)  Marciapiede: parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni. 
34)  Parcheggio: area o infrastruttura posta fuori della carreggiata, destinata alla sosta regolamentata o non dei veicoli. 
34-bis)  Parcheggio scambiatore: parcheggio situato in prossimità di stazioni o fermate del trasporto pubblico locale o del trasporto ferroviario, per agevolare l’intermodalità. 
35)  Passaggio a livello: intersezione a raso, opportunamente attrezzata e segnalata ai fini della sicurezza, tra una o più strade ed una linea ferroviaria o tramviaria in sede propria. 
36)  Passaggio pedonale (cfr. anche Marciapiede): parte della strada separata dalla carreggiata, mediante una striscia bianca continua o una apposita protezione parallela ad essa e destinata al transito dei pedoni. Esso espleta la funzione di un marciapiede stradale, in mancanza di esso. 
37)  Passo carrabile: accesso ad un’area laterale idonea allo stanziamento di uno o più veicoli. 
38)  Piazzola di sosta: parte della strada, di lunghezza limitata, adiacente esternamente alla banchina, destinata alla sosta dei veicoli. 
39)  Pista ciclabile: parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi. 
40)  Raccordo concavo (cunetta): raccordo tra due livellette contigue di diversa pendenza che si intersecano al di sotto della superficie stradale. Tratto di strada con andamento longitudinale concavo. 
41)  Raccordo convesso (dosso): raccordo tra due livellette contigue di diversa pendenza che si intersecano al di sopra della superficie stradale. Tratto di strada con andamento longitudinale convesso. 
42)  Ramo di intersezione: tratto di strada afferente una intersezione. 
43)  Rampa di intersezione: strada destinata a collegare due rami di un’intersezione. 
44)  Ripa: zona di terreno immediatamente sovrastante o sottostante le scarpate del corpo stradale rispettivamente in taglio o in riporto sul terreno preesistente alla strada. 
45)  Salvagente: parte della strada, rialzata o opportunamente delimitata e protetta, destinata al riparo ed alla sosta dei pedoni, in corrispondenza di attraversamenti pedonali o di fermate dei trasporti collettivi. 
46)  Sede stradale: superficie compresa entro i confini stradali. Comprende la carreggiata e le fasce di pertinenza. 
47)  Sede tranviaria: parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei tram e dei veicoli assimilabili. 
48)  Sentiero (o Mulattiera o Tratturo): strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni o di animali. 
49)  Spartitraffico: parte longitudinale non carrabile della strada destinata alla separazione di correnti veicolari. 
50)  Strada extraurbana: strada esterna ai centri abitati. 
51)  Strada urbana: strada interna ad un centro abitato. 
52)  Strada vicinale (o Poderale o di Bonifica): strada privata fuori dai centri abitati ad uso pubblico. 
53)  Svincolo: intersezione a livelli sfalsati in cui le correnti veicolari non si intersecano tra loro. 
53-bis)  Utente debole della strada: pedoni, disabili in carrozzella, ciclisti e tutti coloro i quali meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade. 
54)  Zona a traffico limitato: area in cui l’accesso e la circolazione veicolare sono limitati ad ore prestabilite o a particolari categorie di utenti e di veicoli. 
55)  Zona di attestamento: tratto di carreggiata, immediatamente a monte della linea di arresto, destinato all’accumulo dei veicoli in attesa di via libera e, generalmente, suddiviso in corsie specializzate separate da strisce longitudinali continue. 
56)  Zona di preselezione: tratto di carreggiata, opportunamente segnalato, ove è consentito il cambio di corsia affinché i veicoli possano incanalarsi nelle corsie specializzate. 
57)  Zona di scambio: tratto di carreggiata a senso unico, di idonea lunghezza, lungo il quale correnti di traffico parallele, in movimento nello stesso verso, possono cambiare la reciproca posizione senza doversi arrestare. 
58)  Zona residenziale: zona urbana in cui vigono particolari regole di circolazione a protezione dei pedoni e dell’ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine.
2.  Nel regolamento sono stabilite altre definizioni stradali e di traffico di specifico rilievo tecnico.

COMMENTO 

L’articolo 3 è parte del Titolo I (costituito, in tutto, da dodici articoli e che enuclea i principi generali del codice stradale) e definisce, dopo l’elencazione dei tipi di strade oggetto dell’art. 2, sia le denominazioni stradali (come le strisce pedonali o gli incroci) sia le denominazioni di traffico (come le zone a traffico limitato o residenziale). Le denominazioni stradali e di traffico, accompagnate dalla puntuale definizione e distribuite in ordine alfabetico, costituiscono il punto 1 dell’articolo, che in totale risulta costituito da 58 definizioni. Il punto 2 rimanda, invece, al relativo regolamento [1] per le ulteriori definizioni stradali e di traffico tecnicamente rilevanti. 

Quali sono le definizioni di strada, carreggiata e corsia?

Una strada è un’area destinata, nel suo complesso, alla circolazione di pedoni, animali e veicoli (includendo in quest’ultima categoria qualunque macchina guidata dall’uomo – anche non a motore,  come le biciclette, dette “velocipedi”)[2]. La strada può consentire la circolazione a senso unico o a doppio senso ed essere suddivisa in carreggiate: una “carreggiata” è la parte di strada destinata solamente al transito dei veicoli. A sua volta, la carreggiata è composta da una o più corsie di marcia: una “corsia” è definita come la porzione di carreggiata sufficientemente larga da consentire il transito di una fila di veicoli. 

Una strada può essere strutturata in più carreggiate (separate, ad esempio, da uno spartitraffico) ciascuna con più di una corsia di marcia: è questo il caso dell’autostrada, definita dall’art.2 come una “strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia”. 

Quali sono le tipologie di corsia?

L’art. 3 suddivide la corsia in sei tipologie: la corsia di accelerazione, decelerazione, di emergenza, di marcia, riservata e specializzata. La corsia di marcia è la normale corsia destinata alla marcia dei veicoli, sia in un senso che nell’altro; le altre tipologie sopra elencate hanno ciascuna particolari funzioni: la corsia riservata è destinata alla circolazione esclusiva di una o più categorie di veicoli (indicate da apposita segnaletica), la corsia di emergenza è una corsia che affianca la carreggiata con la funzione o di consentire soste di emergenza (pensiamo al caso di un’avaria del proprio veicolo) ma soprattutto il transito dei veicoli di soccorso, la corsia specializzata serve ai veicoli per effettuare determinate manovre come la svolta, la corsia di accelerazione/ decelerazione può essere considerata una sottotipologia di corsia specializzata, in quanto agevola l’immissione/ uscita in autostrada. 

Quali elementi della strada fanno parte della carreggiata? 

Fanno parte della carreggiata anche gli attraversi pedonali, contrassegnati da apposita segnaletica (strisce parallele e – nella maggior parte dei casi – anche altri segnali come luci intermittenti, semaforo, segnale di pericolo etc) e gli attraversamenti ciclabili, destinati all’attraversamento dei velocipedi. 

Non fanno parte della carreggiata, ma sono adiacenti ad essa, il marciapiede, parte di strada riservata ai pedoni, rialzata o delimitata, la banchina, parte di strada compresa tra il margine della carreggiata e il marciapiede (o, in assenza di quest’ultimo, altri possibili elementi esterni come uno spartitraffico o il ciglio di una scarpata) e la pista ciclabile, parte di strada per la circolazione dei velocipedi.

Altri importanti elementi stradali sono il salvagente, destinato alla sosta o al riparo dei pedoni in corrispondenza di attraversamenti pedonali o di fermate dei trasporti (come il marciapiede, anche quest’ultimo può essere rialzato o solamente delimitato), l’isola di canalizzazione (o isola di traffico), parte di strada non transitabile con funzione di incanalare le correnti di traffico, solitamente evidenziata da zebrature di colore bianco, la piazzola di sosta (più comunemente chiamata “parcheggio”) per la sosta dei veicoli e la sede tranviaria, riservata alla circolazione dei tram.   

Come sono classificate le intersezioni?

L’art. 3 affronta anche l’analisi dei diversi tipi di intersezione (cioè di incrocio stradale). Un’intersezione può essere di due diversi tipi: a raso, detta anche “a livello”, quando le strade si incrociano sullo stesso livello (e, in questo caso, l’incrocio può presentarsi regolato da semaforo o da altra segnaletica) oppure a livelli sfalsati (è il caso di sovrappassi, sottopassi o rampe). Un particolare tipo di intersezione a raso è il passaggio a livello, ossia l’incrocio tra una o più strade e una linea ferroviaria o tranviaria: il passaggio a livello può essere segnalato da barriere o semibarriere, luci rosse, dispositivi di segnalazione acustica e cartelli stradali [3]. 

Qual è la differenza tra area pedonale e zona a traffico limitato? 

L’articolo 3 distingue tra area pedonale, area di norma destinata esclusivamente ai pedoni (con alcune eccezioni: possono transitare veicoli al servizio di persone con limitate capacità motorie, veicoli in servizio di polizia e anche, se consentito, i velocipedi) e zona a traffico limitato in cui possono transitare o solo determinate categorie di veicoli e utenti oppure il transito è concesso solo ad ore prestabilite.

Come viene definito un centro abitato? 

Infine, un’importante definizione riguarda il centro abitato, insieme continuo di non meno venticinque edifici, delimitato lungo le vie di accesso da appositi segnali di inizio e fine. La strada interna ad un centro abitato è definita “strada urbana”, la strada esterna al centro abitato “strada extraurbana”.  

[1] Regolamento Art. 2. D.P.R. n. 495/ 1992.

[2] Per la definizione e classificazione dei veicoli si rimanda agli artt. 46-60 (Titolo III). 

[3] Il comportamento al passaggio a livello è regolamentato dall’art. 147. 



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