Il D.L. con la nuova riforma della giustizia
Anche il Senato ha votato: con 159 voti favorevoli e 104 voti contrari, Palazzo Madama, nella seduta odierna, ha approvato definitivamente – con voto di fiducia – la legge di conversione del decreto legge n. 83/2015 recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria.
Il 24 luglio la Camera aveva dato l’ok. Il provvedimento, con 263 voti favorevoli, 112 voti contrari e 12 astensioni, era già stato approvato dalla Camera in prima lettura durante la seduta dello scorso 24 luglio, dopo che a Montecitorio il giorno precedente sulla conversione era stata accordata la fiducia al Governo.
LE NOVITÀ
Il 23 giugno scorso, il Governo ha approvato un nuovo decreto legge di riforma della giustizia (DL 27.06.2013 n. 83), con misure che stravolgono la disciplina del codice civile, del codice di procedura civile e della legge fallimentare: tra i temi toccati, una riforma integrale delle procedure concorsuali, il pignoramento presso terzi dello stipendio e della pensione quando accreditati in banca (stabilendosi nuovi limiti di pignorabilità), la procedura di esecuzione forzata immobiliare e mobiliare, il processo civile telematico, l’accesso alle banche dati della pubblica amministrazione per la ricerca dei beni del debitore da pignorare (accesso telematico che, ora, non viene più subordinato all’approvazione dei decreti attuativi); ed ancora le vendite all’asta sul nuovo portale delle vendite pubbliche, la necessità, in ogni esecuzione forzata, della delega al professionista per le vendite giudiziarie e numerosi altri interventi.
PCT
Ritona la copia di cortesia all’interno del processo civile telematico: il parlamento ha delegato il Ministro della Giustizia di fissare modalità per il deposito uguali per tutto il territorio nazionale, sottraendole alla prassi dei singoli tribunali.
IL DECRETO LEGGE
Al di là delle questioni toccate dal Governo, le maggiori perplessità provengono dalla scelta dello strumento, il decreto legge: si è ricorsi, ancora una volta, a una tecnica legislativa che priva il Parlamento di quel tempo necessario per una più attenta ponderazione delle norme.
Troverete tutti gli approfondimenti con le novità appena introdotte nei link qui in basso. Per leggere, invece, il testo originale del DL cliccate qua.